Concessioni idroelettriche, Olivi boccia la strategia di Fugatti: “Basta prove di forza con lo Stato”
La richiesta di un’informativa, depositata da 11 consiglieri provinciali, di minoranza nasce dalla recente impugnativa di Roma della legge provinciale con la quale la Giunta aveva inteso procedere ad un rinnovo delle concessioni nonostante le due precedenti impugnative e relative bocciature da parte della Corte costituzionale
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TRENTO. È stata depositata oggi, 22 febbraio, da undici consiglieri provinciali di minoranza, primo firmatario il consigliere Alessandro Olivi, una richiesta al Presidente della Giunta provinciale di una tempestiva comunicazione al Consiglio circa il futuro delle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche.
La richiesta di un’informativa nasce dalla recente impugnativa del Governo della legge provinciale n.16/2022 con la quale la Giunta aveva inteso procedere ad un rinnovo delle concessioni nonostante le due precedenti impugnative e relative bocciature da parte della Corte costituzionale.
“La questione – spiega Olivi – è delicatissima ed estremamente attuale. In base infatti alla legislazione vigente manca poco più di un anno alla scadenza delle concessioni e già dovrebbero essere attivate le procedure per bandire le nuove gare”.
“L’opposizione aveva fortemente chiesto alla Giunta di procedere in modo diverso rispetto all’ennesima prova di forza con lo Stato facendo una proposta concreta e chiara: promuovere la procedura dell’intesa tra le Province autonome di Trento e Bolzano ed il Governo, ai sensi dell’articolo 104 dello Statuto, per una modifica concordata dell’articolo 13 dello Statuto di Autonomia in modo da cambiare insieme le regole a monte ovvero rendere possibile il rinnovo delle concessioni sulla base di nuove compensazioni territoriali e l’avvio di un processo di progressiva trasformazione dei concessionari dell’idroelettrico in soggetti interamente pubblici.” – specifica Olivi - “La richiesta di informativa è stata avanzata anche alla luce della preannunciata revisione del PNRR che può rappresentare un’opportunità anche per le comunità locali al fine di introdurre un allentamento del dogma della concorrenza e tutelare maggiormente l’interesse dei territori in cui si produce il 10% della produzione idroelettrica nazionale”.
“I firmatari – prosegue Olivi – chiedono in particolare come la Giunta provinciale intenda agire per tutelare un asset strategico del territorio e quali siano gli obiettivi del tavolo tecnico annunciato dal Ministro per gli affari regionali per giungere ad un auspicato nuovo assetto giuridico e istituzionale che sia in grado di meglio valorizzare le prerogative dell'autonomia speciale.
“La nostra”, ha spiegato Olivi, “non è un’iniziativa ostile ma anzi un contributo dialettico costruttivo per addivenire ad un’intesa dal punto di vista sia politico che istituzionale necessaria per preservare al territorio un capitale economico, sociale ed ambientale di immenso valore”.