Caccia, Paccher (Lega): alle doppiette trentine va permesso di cacciare anche fuori provincia
L’esponente del Carroccio ha presentato una mozione: “Come già accade in molte altre regioni, sarebbe opportuno individuare le azioni necessarie allo scopo di permettere ai cacciatori trentini di spostarsi in altri territori regionali senza il timore di incappare in sanzioni”
TRENTO. È stata presentata dal Consigliere provinciale della Lega Roberto Paccher una proposta di mozione in cui si chiede alla Giunta provinciale di Trento di attivare un confronto con i soggetti competenti al fine di trovare una soluzione che permetta ai cacciatori trentini di esercitare l’attività della caccia anche in altre province. Negli anni scorsi centinaia di cacciatori andati
Una mozione nata allo scopo di risolvere una delicata situazione giuridica che è stata così riassunta proprio dal primo firmatario, il Consigliere provinciale Roberto Paccher che a riguardo ha spiegato: “I cacciatori trentini, a differenza delle altre regioni, non possono esercitare l’attività della caccia oltre i confini della Provincia a causa di un’incongruenza che rende difficile il coordinamento tra la legge statale 11 febbraio 1992 n. 157 e la legge provinciale 9 dicembre 1991 n. 24”.
Una situazione che ha portato nel passato tanti casi in cui cacciatori trentini sono stati sanzionati nonostante fossero in possesso dei regolari permessi rilasciati dalle autorità competenti della Regione prescelta e del tesserino rilasciato dalla Provincia di Trento, questo proprio a causa del problema giuridico esposto dal Consigliere.
Il Consigliere Paccher ha a riguardo poi detto: “Chi non rispetta i limiti della propria riserva di appartenenza rischia di essere sanzionato con 400 euro di multa e una sospensione del permesso di caccia per un anno. Come già accade in molte altre regioni, sarebbe opportuno dunque individuare le azioni necessarie allo scopo di permettere ai cacciatori trentini di spostarsi in altri territori regionali senza il timore di incappare in sanzioni”.