Multe tedesche, attenti alle truffe: lettere false a tanti automobilisti del nord Italia, anche in Trentino
In una presunta finta sanzione è incappato nei giorni scorsi un trentino, che si è ritrovato nella cassetta delle lettere una raccomandata in arrivo da oltre confine. Chi riceve una comunicazione del genere deve rivolgersi alle forze dell'ordine italiane per i dovuti accertamenti, prima di ogni pagamento
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TRENTO. Vi è arrivata una multa? Dalla Germania? Dall'importo di una quarantina di euro? Attenti, anche se negli ultimi mesi foste davvero transitati per le strade tedesche, non pagate e rivolgetevi alle forze dell'ordine, perché potreste essere incappati in una possibile truffa. Sta andando per la maggiore ed è piuttosto banale nella sua efficacia: fa leva infatti, sulla, facilità con cui è possibile togliersi un pensiero dalla testa - pagando - piuttosto che mettersi a inviare email certificate in tedesco per contestare la contravvenzione.
Così, questo è quello che presumono almeno le forze dell'ordine di mezzo nord Italia, dove in questi mesi stanno fioccando le segnalazioni e le denunce, incassare le finte multe a colpi di quaranta euro alla volta, è facile e redditizio.
In una presunta finta sanzione è incappato nei giorni scorsi anche un trentino, che si è ritrovato nella cassetta delle lettere una raccomandata in arrivo dalla Germania: testo in italiano in cui, accuratamente e senza quegli strafalcioni che spesso permettono di smascherare in fretta le finte email truffaldine (ma, ahimè, in tanti ci cascano lo stesso), viene contestata una infrazione legata al superamento dei limiti di velocità.
Il testo grossomodo è lo stesso che è capitato di leggere in lettere analoghe giunte a cittadini friulani, veneti, lombardi: «Lei è accusato di aver commesso alle ore tali del giorno tale l'infrazione di eccesso di velocità superando di "tot" km orari, all'esterno di un centro abitato, la velocità massima consentita di "tot" km orari. A causa di ciò riceve con la presente un ammonimento e le viene inflitta una sanzione di 40 euro».
Il tutto, ecco quel che rende la truffa davvero difficile da smascherare, corredato dal classico fermo immagine della vettura. Con tanto di targa. Le multe arrivano soprattutto a cittadini italiani recatisi di recente in Germania, dunque gli inquirenti ritengono che l'organizzazione che cura le presunte truffe fotografi concretamente vetture italiane in transito per poi risalire agli intestatari e inviare le comunicazioni.
Ma - come nel caso del trentino - le lettere arrivano anche a chi in Germania non c'è stato di recente e con auto che non sono quelle delle presunte vittime. Le targhe però sì. Insomma il destinatario della "multa" spesso comprende subito di essere rimasto vittima di un errore, se non concretamente di una truffa ma, come si diceva, in molti di fronte all'indicazione di contestare la sanzione con un modulo da inviare per raccomandata o via Pec in tedesco, preferiscono pagare.
Quindi, attenzione: se vi arrivasse una lettera come queste, recatevi subito dai carabinieri o in questura e lasciate che vengano fatti i dovuti accertamenti, ma non pagate, prima di esservi confrontati con le forze dell'ordine. Italiane.