Politica / Intervistati

Provinciali, senza Fratelli d’Italia vincerebbe il centrosinistra: i sondaggi di Winpoll

Stando al monitoraggio (700 utenti) il centrodestra unito trionferebbe, anche con un nome terzo rispetto a Fugatti e Gerosa: Sergio Divina prenderebbe ad esempio il 49% di voti. Per il centrosinistra la coalizione c’è, manca il candidato: con i 5 Stelle si avrebbe un testa a testa

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di Nicola Maschio

TRENTO. Il centrodestra unito (con Fratelli d'Italia, Lega e Patt - oltre alle altre forze) vincerebbe le elezioni di ottobre. Ma, se così non fosse, allora a trionfare sarebbe il centrosinistra. Ancora: un centrosinistra con Patt e Movimento 5 Stelle andrebbe a vincere, anche con Carroccio e FdI uniti. E vincerebbe soprattutto se alla guida ci fosse Franco Ianeselli, l'ipotesi di leader che trova maggiori consensi.

Gli spunti emergono dall'indagine che ViViItalia Tv - la web tv edita dall'esperto in comunicazione e analisi politica Gianfranco Merlin e diretta dal giornalista Stefano Elena - ha commissionato a Winpoll (collaboratrice de Il Sole 24 Ore). Il sondaggio si chiama “Elezioni Trentino 2023, quali alleanze e maggioranze”. Per testimoniare l'affidabilità dei risultati Merlin ed Elena hanno spiegato: «Winpoll è stata l'unica a centrare la vittoria di Elly Schlein nel Pd e inoltre ViViItalia ha sempre dimostrato uno scarto ridotto tra risultati e previsioni. Pensiamo solo al sindaco di Trento, Franco Ianeselli, eletto con un 54,66% contro il 55,4% emerso nel sondaggio».

Ecco dunque i risultati delle 700 interviste realizzate lo scorso 23 febbraio. Centrodestra: l'unione fa la forza. Attualmente Lega e Fratelli d'Italia sembrano aver preso strade diverse. Da una parte il Maurizio Fugatti-bis, dall'altra Francesca Gerosa. Ma dal sondaggio, spiegano gli esperti, emerge chiaramente che «il centrodestra unito con un candidato governatore unitario condiviso e diverso da quelli finora presentati potrebbe vincere facilmente assicurandosi il 49% dei consensi e il premio di maggioranza».

Per testare questo scenario, i sondaggisti hanno proposto la figura di Sergio Divina al ruolo di vertice, in quanto «costituisce al momento lo scenario più probabile per arrivare ad un candidato gradito a tutte le forze politiche». Tuttavia, prosegue il documento, «potrebbe anche essere un candidato differente, pur sempre che raccolga il consenso unitario».

Gli altri scenari in cui Lega e Fratelli d'Italia corrono separati non sembrano essere confortanti per il centrodestra. Nel caso di una coalizione Fugatti-bis con Lega, Patt, Forza Italia, Progetto Trentino, La Civica, Autonomisti popolari e Fassa, i consensi si fermerebbero al 35% (contro il 39% del centrosinistra), con Fratelli d'Italia al 17%. Qualora invece il Patt tornasse a sostenere un candidato di centrosinistra, la coalizione capitanata dal Carroccio crollerebbe al 29%, con Gerosa al 18%.

Centrosinistra: nodo candidato. Partito democratico, Azione e Italia Viva, Casa Autonomia, Unione per il Trentino, Futura e i Verdi osservano con attenzione. Sì perché, indipendentemente dallo scenario, un margine per arrivare alla vittoria potrebbe esserci. Anche nel caso di un centrodestra unito: quest'ultimo infatti raggiungerebbe come detto il 49%, ma nel caso in cui il centrosinistra riuscisse a richiamare a sé il Patt e stringesse un'alleanza con i 5 Stelle, in virtù rispettivamente di un 43% più il 6% di questi ultimi riuscirebbe quantomeno a pareggiare il conto.

In caso di centrodestra diviso invece, i giochi sarebbero più semplici: senza il Patt la vittoria sarebbe risicata (39%) e senza premio di maggioranza, ma con il Patt dalla propria parte si raggiungerebbe il 45%, con premio annesso e governo solido. Ma chi potrebbe guidare la coalizione? Un nome certo ancora non c'è, anche se per gli elettori di centrosinistra alcune figure sarebbero più influenti di altre: il 31% sosterrebbe l'attuale sindaco di Trento Franco Ianeselli, il 26% il primo cittadino di Rovereto Francesco Valduga e il 17% il consigliere del Pd Luca Zeni.

Le liste autonome unite e i voti ai singoli partiti. «In questo scenario - conclude il sondaggio - è interessante notare come il mondo autonomista unito possa rappresentare un forte polo centrista, stimabile attorno al 17%, cosa che ne farebbe un ago della bilancia tra i vari schieramenti». Elemento da non sottovalutare quindi, anche se uno sguardo alle intenzioni di voto verso i singoli pariti fa chiaramente capire la forza degli schieramenti.

Il balzo in avanti di Fratelli d'Italia è evidente (22,3%) quasi alla pari con il Partito Democratico (22,4%), con la Lega (9,1%) e il Patt (7%) a chiudere le prime quattro posizioni. Seguono il Movimento 5 Stelle (6,6%), Azione e Italia Viva (6,5%), i Verdi (6,4%) e Forza Italia (4,6%), mentre tutti gli altri partiti non superano il 3%.

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