Alle Aziende pubbliche di servizi alla persona trentine 2,85 milioni di euro per “aiutare” le Rsa
“Si tratta del terzo anno che la Provincia interviene con misure straordinarie a sostegno delle Rsa, fortemente colpite prima dalla pandemia, poi dalla situazione congiunturale”, si legge in una nota
TRENTO. Sono state portate a 2,85 milioni le risorse che la Provincia mette a disposizione delle Aziende pubbliche di servizi alla persona che gestiscono le Residenze sanitarie assistenziali per coprire il maggior onere sostenuto per la rivalutazione del Tfr fino all'importo massimo della perdita di esercizio 2022.
Lo ha stabilito la Giunta provinciale trentina, su indicazione dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, approvando contestualmente i criteri e le modalità di concessione del contributo.
"La legge di stabilità 2023, in base a un emendamento che avevo presentato, destinava 2,5 milioni di euro per riconoscere alle Apsp un contributo nella misura massima pari alla rivalutazione del Tfr del proprio personale dipendente che, come sappiamo, è direttamente collegato all'aumento del tasso d'inflazione - spiega l'assessore Segnana -. In base a una ricognizione effettuata a fine marzo si è stabilito di aumentare fino a 2,85 milioni di euro le risorse disponibili, proprio per supportare un comparto fondamentale per il sistema sociale della comunità trentina, fortemente colpito dalla situazione congiunturale", ha concluso l'assessore Segnana.
“Si tratta del terzo anno che la Provincia interviene con misure straordinarie a sostegno delle Rsa, fortemente colpite prima dalla pandemia, poi dalla situazione congiunturale”, si legge in una nota.