Life Ursus, Consiglio provinciale compatto: fronte comune per ripensare tutto il progetto
Fugatti: “Più saremo uniti, più saremo credibili. Il numero di orsi va sensibilmente ridotto, a giorni il confronto con il ministro”. Le minoranze avvisano: va bene, a patto che ci sia massima condivisione sul percorso e da fare che “venga riconosciuto che la nostra credibilità passa anche dal riconoscimento degli sforzi e del lavoro compiuti in passato su questo tema”
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TRENTO. Nel primo pomeriggio di oggi, presso la Sala Quadri di Palazzo Trentini, si sono riuniti i Capigruppo del Consiglio provinciale presieduti dal Presidente Walter Kaswalder, in presenza del presidente della Giunta Maurizio Fugatti e dell’assessora Giulia Zanotelli, per valutare la richiesta di Consiglio straordinario sottoscritta dalle Minoranze per discutere il tema della gestione del Progetto Life Ursus.
La data fissata è quella del 4 maggior prossimo, quando l’organismo sarà convocato dalle ore 10 e fino alla conclusione dell’ordine del giorno.
L’ampio dibattito, seguito ad un aggiornamento del Presidente Fugatti sulle novità delle ultime ore, ha fatto emergere in maniera trasversale, in un momento istituzionalmente e umanamente tanto complesso per il Trentino, la volontà di fare fronte comune nel raggiungimento dell’obiettivo di revisione del progetto Life Ursus.
Tutti hanno espresso in diversa misura vicinanza alla Giunta e quello che è uscito è un messaggio di unità e compattezza nell’affrontare un tema di grande complessità, ma senza un colore politico.
Ad un patto, è stato sottolineato dalle Minoranze: che ci sia massima condivisione sul percorso e che venga riconosciuto che la nostra credibilità passa anche dal riconoscimento degli sforzi e del lavoro compiuti in passato su questo tema.
La storia fin qui
Oggi alle 12 presso il Comitato per la sicurezza, ha spiegato Fugatti, sono state valutate aggressività e pericolosità anche degli esemplari MJ5 (protagonista di episodi in val di Rabbi, con parere favorevole di Ispra) e M62 (un orso che ha avuto comportamenti non aggressivi, molto confidenti con gli abitanti sul quale stiamo attendendo a giorni la risposta da Ispra). Questo per quanto riguarda i tre soggetti problematici.
Nel frattempo siamo in attesa dell’appuntamento con il Ministero dell’ambiente che ha convocato il tavolo tecnico per parlare della gestione futura del progetto.
Noi abbiamo già rappresentato le difficoltà del territorio nel gestire un progetto che è andato oltre le intese originarie: 50 dovevano essere gli esemplari sostenibili e oggi ne abbiamo oltre 100, per di più concentrati in un’area del Trentino. Il Ministro si è impegnato a convocare un tavolo per affrontare il tema e noi abbiamo raccomandato massima celerità, al netto della trattazione dei tre soggetti problematici. L’incontro dovrebbe avvenire se non questa la prossima settimana.
Zeni: serve condivisione
Per Luca Zeni (Pd) o che l’adesione al percorso non può essere pretesa a prescindere, ma dovrà essere cercata e costruita insieme, condividendo in maniera chiara il percorso e i passaggi
Degodenz: numero massimo e caccia di selezione
Pietro Degodenz (UpT) ha espresso soddisfazione per la cattura dell’orsa e per il lavoro svolto dai forestali e dalla Giunta. Questo è un tema trasversale che colpisce tutti, la popolazione è esasperata e la proposta del presidente di ridurre il numero è sicuramente condivisibile, ha detto: gli orsi sono troppi, per non parlare anche dei lupi che sono in tutte le valli del Trentino: va trovata una soluzione per affrontare il problema magari traendo ispirazione dall’estero secondo al formula “numero massimo e caccia di selezione”. Il residente non vive più la montagna: questo non è un problema solo turistico.
Masè: il Ministero dovrà indicarci la strada da seguire
Vanessa Masè (Civica) si è unita ai ringraziamenti per l’immediatezza di azione da parte della Giunta per questi gironi istituzionalmente e umanamente complessi, su un tema che sta a cuore a tutti: la sede deputata per discutere è il Ministero che dovrà indicarci le modalità di azione.
Cia: Giunta e struttura fanno onore al Trentino
Claudio Cia (Fratelli d’Italia): possiamo affermare con certezza che dove il Presidente viene messo nelle condizioni di lavorare seriamente riesce a produrre risultati. Abbiamo una struttura efficiente e di grande professionalità che fa onore al nostro territorio.
Ossanna: predisposto un disegno di legge sul tema
Lorenzo Ossanna (Patt) si è aggregato ai ringraziamenti del corpo forestale, del Presidente e dell’Assessora: abbiamo dato un risposta importante anche se è chiaro che il problema è serio e va affrontato con rapidità: il numero dei grandi carnivori sono fuori controllo e serve fare un contingentamento, ha detto anticipando di avere predisposto un disegno di legge che guarda alle regioni e stati vicini per ispirare la condotta del Trentino sul progetto Life ursus.
Guglielmi: finito lo spettacolo non si abbassino i riflettori
Luca Guglielmi (Fassa) ha auspicato che la cattura di questo esemplare non metta la parola fine al dibattito sul tema: non temo per la stagione turistica estiva, temo piuttosto che finito lo spettacolo si abbassino i riflettori e restiamo soli senza sostegno.
Rossi: la credibilità passa dal riconoscimento del percorso fatto in passato
Ugo Rossi (Misto) si è compiaciuto per l’operazione compiuta, legittima non solo dal punto di vista giuridico, ma anche dal punto di vista del buon senso. Positivo il fatto che il presidente Fugatti e l’assessora Zanotelli si siano resi conto finalmente di quanto la gestione dei grandi carnivori sia difficile e complicata.
Hanno visto in questi 4 anni che può capitare che gli orsi muoiano di anestesia, che non si riescano a catturare, che si debbano rilasciare, che si rompa un radiocollare, che gli orsi scappino, che ci sia un’opinione pubblica avversa, che sia difficile fare le le ordinanze e che ci sia uno stato con Ministri che non vogliono sentir parlare di riduzione del numero.
Il tema è ancora sul tavolo e mi aspetto che venga riconosciuto anche quello che è stato fatto in passato a questo proposito, perché ci sono richieste formali anche mie al ministro in questo senso e protocollate. Perché chi guida la Pat ha anche il dovere di rappresentare pubblicamente e al Ministero che queste richieste ci sono da anni.
Suggerirei, ha aggiunto, di andare al tavolo tecnico del Ministero forti della credibilità costruita nel tempo sull’argomento e che è bene ricostruire portando tutti gli atti fatti anche in precedenza, con una proposta compiuta e seria. Una proposta che la nostra struttura è certamente in grado di predisporre e che, a differenza di quanto potevamo fare noi, può poggiare non su una semplice richiesta, ma su una legge e su una sentenza della Corte costituzionale, che dice che le prerogative del Ministro per la deroga sull’uccisione sono dal settembre del 2019 in carico del Presidente della Provincia. Con tutte le difficoltà del caso ovvio.
Dalzocchio: c’è bisogno di tutti perché il tema è di tutti
Mara Dalzocchio (Lega) ha detto che oggi è una giornata di grande sollievo. La drammatica uccisione del giovane runner in Val di Sole segna una linea di demarcazione fondamentale che fa in modo che oggi si debba affrontare il tema in un’ottica completamente diversa e di qui non si torna indietro. Fugatti ha lavorato con rispetto e fermezza ma c’è bisogno di tutti perché il tema è di tutti e mi auguro che questo esca forte e chiaro dal Consiglio straordinario.
Leonardi: un problema trasversale
Giorgio Leonardi ha dichiarato che la questione è stata trattata nel migliore dei modi: è stata un’operazione difficile, ma il problema è trasversale e ora riguarderà la gestione del numero di orsi. Da parte mia massimo sostegno al presidente della giunta.
Zanella: occorre discutere tutti assieme, lo faremo nel Consiglio straordinario
Paolo Zanella (Futura) ha espresso soddisfazione per la cattura dell’orsa che rappresenta un evidente pericolo. Cosa si dovrà fare lo dovremo discutere tutti assieme, perché la situazione non si è creata oggi, ma nel tempo. Si deve ragionnare a tavolino rispetto alla presenza dei grandi carnivori su un territorio probabilmente non idoneo: la sede per parlare sarà il consiglio straordinario.
Fugatti: più saremo uniti, più saremo credibili
Fugatti ha replicato ringraziando tutti per lo spirito costruttivo emerso in maniera trasversale dagli interventi. Rivolto al collega Rossi ha detto di aver apprezzato la franchezza e la correttezza: l’impostazione da noi indicata – che vedremo se il Ministro di merito vorrà percorrere - potrebbe essere difficilmente compresa fuori dal Trentino, ha aggiunto. Credo che noi dobbiamo il più possibile, al di là delle parti politiche, definire l’obiettivo e condividere un metodo come istituzioni affinché fuori dal Trentino arrivi un chiaro messaggio di unità.
Noi abbiamo posto il problema al Ministero e questo vale anche per i miei predecessori: credo che più saremo uniti, più saremo credibili, non solo le istituzioni ma l’intero sistema, così da trovare un modo per affrontare il tema e che la morte di Andrea Papi non sia stata vana. Tutti possono aver commesso errori a fronte di un problema tanto complesso, ma uniti sarà più facile raggiungere l’obiettivo.
Tonina: un messaggio di unità importantissimo
Il vicepresidente e assessore Mario Tonina ha espresso soddisfazione per come si è svolto il confronto: il messaggio che uscirà oggi da questa capigruppo è estremamente significativo in previsione del Consiglio straordinario sul tema. Il sostegno trasversale e la condivisibile sollecitazione di Rossi sono importantissimi in questi giorni così difficili per il Trentino. Solo uscendo all’estremo con un messaggio unitario, anche mettendo da parte i diversi distinguo potremo raggiungere l’obiettivo che oggi più che mai è quello di rivedere il progetto iniziale.