L'assessore Bisesti: «A scuola troppi tre mesi di stop l'estate, ecco la ricetta per ridurli»
Annunciata, accanto all'apertura a luglio delle materne, la modifica dei calendari (anche per altri cicli) dal prossimo anno, sul modello tedesco
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TRENTO. I tre mesi di vacanza estive sono troppi. Ne è convinto l'assessore provinciale all'istruzione Mirko Bisesti che sta cercando di ragionare sul calendario scolastico. Ma con estrema prudenza. Due segnali sono già stati dati.
Il primo con il prolungamento - che è diventato strutturale - dell'apertura delle scuole materne a luglio (quindi 11 mesi su 12) e il secondo con la modifica del calendario per il prossimo anno.
Con la settimana di vacanza a carnevale - che in realtà di tratta di prolungare di tre giorni la pausa già prevista - che ha portato a posticipare la chiusura dell'attività scolastica di tre giorni.
«Un piccolo passo - ha commentato Bisesti - per ridurre il lungo periodo di chiusura estiva delle scuole, anche se l'istituzione scolastica non può e non deve sostituirsi ai servizi di conciliazione. Anche sui ragazzi più grandi il dibattito è aperto e si pensa già a iniziative per gestire le lunghe vacanze estive».
Il modello è quello tedesco dove i giorni di scuola sono pochi di più ma le pause sono meno lunghe. Ma appunto, su questo si sta lavorando. L'intervento dell'assessore è stato fatto all'interno della presentazione dei servizi conciliativi per l'estate 2023. Dieci punti messi in campo per dare una risposta alla necessità delle famiglia di far quadrare i mesi estivi. Un tentativo di conciliazione che si presenta con una risposta al tasso di natalità che anche in Trentino - anche se in maniera meno marcata rispetto al resto d'Italia - si fa sentire.
«Il welfare state - ha spiegato Luciano Malfer, dirigente generale dell'Agenzia provinciale per la coesione sociale - non è più sufficiente e occorre un sistema ampio che coinvolga in primis il privato e il no profit, con attenzione ad allargare le misure conciliative anche ai nonni».
«La filiera - ha spiegato l'assessora Stefania Segnana - offre ai giovani opportunità educative organizzate, di socialità e di gioco e rappresenta un'occasione economica, un lavoro estivo, una possibilità di alternanza scuola lavoro o un'esperienza di volontariato».
E ci sono pilastri della conciliazione made in Trentino, ma anche novità. Partendo dal congedo per i papà limitato fino a poco tempo fa fino ai 4 mesi del figlio e ora possibile fino a 12 anni. Sono state 162 le domande nel 2022 per in totale di oltre 4mila giornate, ha spiegato Stefania Terlizzi, dirigente generale dell'Agenzia per il lavoro. Congedi che sono un piccolo passo per cercare di evitare l'addio al lavoro delle neo mamme: in media sono 300 le dimissioni l'anno.
C'è poi il servizio delle scuole materne aperte anche a luglio, servizio che quest'anno vede circa 9mila iscritti su 12.512 bimbi che frequentano le 264 strutture.
«Un servizio apprezzato molto dalle famiglie che hanno bambini con bisogni speciali» ha spiegato il dirigente della scuola, Roberto Ceccato. E poi ci sono i buoni di servizio attraverso i quali, ha spiegato Francesco Pancheri, dirigente dell'Umse «diamo servizi aggiuntivi rispetto a quelli standard. Per la programmazione in atto la Giunta ha stanziato 42 milioni di euro, circa 6 milioni all'anno, per elargire 6.000 buoni all'anno che coprono la fascia: 0-3 anni; 6-14 anni e fino a 18 per coloro che hanno handicap».
Un sistema che fa lavorare mediamente 400 persone l'estate. Ci sono poi i contributi per i soggiorni estivi (le domande, per chi li organizza sono aperte da ieri) e la colonia marina di Cesenatico che è già sold out e che dal 1980 ha accolto più di 40mila bambini dando un lavoro stagionale a circa 4mila giovani. Per districarsi fra le opportunità c'è il portale "Estate family" dove si possono trovare anche informazioni su "Swim family" che prevede accesso scontato in alcune piscine (anche per i nonni) e infine i magnifici nove, gli itinerari Euregio (in palio ricchi premi). In mezzo a tutto questo ci sono le opportunità di lavoro estivo dell'Agenzia del lavoro per i giovani. Ma. D.