Orsi trentini, anche il Parco Val Grande li rifiuta: “Non possiamo accoglierli”
Lo fa sapere lo stesso ente parco piemonentese in risposta a "migliaia di messaggi con la richiesta di adozione e salvataggio". Una delle ragioni, viene spiegato dai responsabili del centro, sta nel fatto che, in Val Grande, l'orso non risulta essere stanziale
PROGETTO Cento orsi, la radiografia di Life Ursus
VERBANIA. Non sarà il Parco nazionale della Val Grande, nel Verbano-Cusio-Ossola, ad accogliere l'orsa Jj4 o altri esemplari ritenuti problematici nel caso in cui dovessero essere trasferiti dal Trentino. Lo fa sapere lo stesso ente parco in risposta a "migliaia di messaggi con la richiesta di adozione e salvataggio". Una delle ragioni, spiega l'ente, sta nel fatto che, in Val Grande, l'orso non risulta essere stanziale.
"Alcuni avvistamenti e segni di passaggio occasionali (tra cui il rinvenimento di impronte nella neve nelle scorse settimane, ndr) non confermano la presenza stabile della specie e pertanto l'immissione di un esemplare di questa specie allo stato attuale potrebbe configurarsi come una introduzione, vietata dalla legge dei parchi" si legge in una nota. Anche qualora potesse configurarsi come "reintroduzione", il procedimento seguirebbe "protocolli e iter molto complessi" e "solo dopo avere accertato la reale presenza storica della specie e soprattutto dopo aver verificato la vocazionalità dell'area e la superficie minima vitale per la specie".
Una superficie che, nel caso della Val Grande, "è insufficiente a garantire una popolazione vitale di orso, fossero anche due soli individui".
Un destino di questi orsi cosiddetti "problematici", conclude la nota, "è quello delle aree faunistiche attrezzate, quindi la cattività o semi-cattività, se non l'abbattimento, quando autorizzato".