Trentino Music Arena, il vuoto a un anno dal concertone di Vasco
Dopo il mega evento del maggio 2022 l'area San Vincenzo non ha più ospitato grandi appuntamenti e restano i dubbi sull'arrivo anche quest'anno di qualche nome famoso. Nel frattempo si discute dei progetti definitivi per i 25 ettari che dovrebbero ospitare stabilmente uno spazio per i concerti, una zona sportiva e i parcheggi
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TRENTO. Un anno fa era tutta un'altra musica. Nel senso letterale del termine, perché 365 giorni fa la musica c'era davvero, gli amplificatori erano accesi, i fan cantavano e i chitarristi si esaltavano.
E in mezzo c'era lui, Vasco Rossi. Ma in mezzo, ombelico del mondo del rock, c'era anche Trento. Se i mesi di avvicinamento al grande concerto erano stati all'insegna delle polemiche, a livello locale ma con un'eco anche nazionale, da inizio maggio fino al 19 (lo show per il fan club) e al 20 (lo show per 110 mila) la copertina è stata tutta per la musica.
Poi, per un anno, niente concerti e tante discussioni sul futuro dell'area.
L'Arena per i concerti, ma anche la zona sport e i parcheggi è, in estrema sintesi, il progetto per i 25 ettari dell'area di San Vincenzo a Trento sud. Dal 21 maggio scorso se ne parla e un po' di passi in avanti sono stati fatti, con i primi rendering e le idee - tavolo dopo tavolo, discussione dopo discussione - che prendono corpo.
Tuttavia quello che manca, almeno per ora, nella Music Arena è la musica.
Che, visto il nome, non appare come un particolare secondario. Ma per capire meglio il futuro è inevitabilmente necessario fare qualche passaggio ricordando il passato.
Di un concerto di Vasco in Trentino si parlava ben prima dell'annuncio ufficiale datato 26 luglio 2021. C'erano state voci sull'area Casotte di Mori e poi su Trento: la prima, datata gennaio 2020, venne smentita. La seconda, datata settembre 2020, venne in egual maniera smentita. Ma il fondo di verità c'era, solamente i tempi non erano maturi per l'annuncio.
Lo stesso Fugatti, a settembre 2020, pochi giorni prima delle elezioni comunali, fece capire che delle trattative erano in corso. Poi, a luglio 2021, con le carte firmate, l'annuncio ufficiale. E in quell'occasione lo stesso presidente Fugatti confermò i sopralluoghi alle Casotte e le intense trattative con i manager di Vasco.
Il 28 luglio l'entourage del cantante arrivò in piazza Dante per fornire alcuni dettagli dell'evento. La linea era, più o meno, «veniamo a Trento perché vogliamo inaugurare una grande area che è stata costruita apposta per la musica. E speriamo che questa Music Arena possa diventare punto di riferimento per tutti i tour delle star italiane e straniere».
Ventidue mesi dopo quella frase si può dire che la Music Arena non è diventata un punto di riferimento per nessun artista. Ma andiamo avanti: dal 21 maggio 2022, ovvero dalle analisi del post Vasco, si è iniziato a guardare al futuro. Con la Provincia carichissima, pronta a lanciare nuovi concerti, e il Comune più con i piedi per terra, a dire sì a nuovi concerti, ma non così grandi.
A fine ottobre 2022, un po' in ritardo sulla tabella di marcia considerato che in quei giorni a livello nazionale si iniziavano già a vendere biglietti per i concerti dell'estate 2023, ecco l'atteso bando per la gestione della Musica Arena. La Provincia cerca un organizzatore e dice che «tra il 15 maggio e il 30 settembre 2023 nell'area di San Vincenzo ci saranno 7 concerti con un pubblico pagante compreso tra 7 mila e 20 mila persone.
Nel 2024 e nel 2025 gli eventi musicali dovranno essere 10, sempre nello stesso periodo». Mentre i fan sognano e i nomi possibili si sprecano - con i concerti che funzionano un po' come il calcio mercato, nel quale è legittimo sperare nell'arrivo del proprio cantante (o attaccante) preferito - la realtà è un'altra: il bando va deserto.
La Provincia dice che delle "manifestazioni di interesse" - cosa ben diversa da una risposta a un bando - sono arrivate, ma i fatti e il tempo che scorre dicono che la Music Arena non la vuole nessuno. Gli organizzatori dell'Oktoberfest (vedi l'Adige del 9 maggio) dicono che hanno la rassicurazione verbale dalla Provincia che l'area da metà settembre sarà loro. E, viste anche le possibili sovrapposizioni con altri eventi come Poplar sul Doss Trento (l'Adige del 12 maggio), l'ipotesi di almeno un evento in extremis a settembre inizia a venire meno.
La possibilità, pur con tempistiche decisamente complicate, c'è ancora e i fan della musica si aggrappano alle dichiarazioni dei mesi scorsi di Fugatti e della Provincia, che qualcosa vorrebbero organizzare a ogni costo, se non altro per mantenere fede alle promesse e per non perdere la faccia di fronte agli elettori. L'altra sottilissima speranza è legata al fatto che, ad oggi, da piazza Dante non c'è ancora nessuna ufficialità, in un senso o nell'altro.
Nel frattempo, anche senza concerti, i progetti sull'utilizzo dei 25 ettari di San Vincenzo vanno avanti. Sulla superficie totale, sono tre le macro-aree previste: a nord, un'area parcheggi che copre circa un quarto della superficie (7,2 ettari); al centro, l'area della Music Arena (11,2 ettari); a sud, due campi da calcio (3 ettari), campi e piste dedicate ad altri sport (softball, ciclismo, avviamento calcio, di 2,3 ettari).
Da parte del Comune di Trento l'obiettivo è quello di introdurre nell'area parcheggi una fascia di transizione verde dove collocare spazi per attività sportive non strutturate (pallacanestro, pallavolo, calcetto, ginnastica all'aperto), ovvero uno spazio fruibile dalla cittadinanza, ma che all'occorrenza possa essere convertito in parcheggio per gli eventi. Il tutto in attesa della musica. Che non c'è da dodici mesi. Ma potrebbero diventare a breve già ventiquattro.