Dolomiti Pride 2023, organizzatori soddisfatti: tutto fantastico, ma indignati per l’aggressione a Ianeselli
Oltre 10mila le persone che hanno sfilato in parata attraverso le strade della città; 14mila quelle che hanno affollato la Pride Square venerdì e sabato. Non si ferma il lavoro di volontarie e volontari che oggi sono impegnati a ripulire l’area per restituirla alla città
SDEGNO Ianeselli contestato dai No Tav
FOTO/1 Le immagini della manifestazione
FOTO/2 Le più belle immagini dell'evento
TRENTO. La pioggia caduta nella tarda serata di ieri, 3 giugno, non ha guastato la festa dei diritti organizzata al Parco delle Albere per il Dolomiti Pride 2023. Dopo venti minuti di stop alla musica poco prima delle 23, la serata è proseguita come da programma fino alle 2. Oltre 10mila le persone che hanno sfilato in parata attraverso le strade della città; 14mila quelle che hanno affollato la Pride Square venerdì e sabato. Non si ferma il lavoro di volontarie e volontari che oggi sono impegnati a ripulire l’area per restituirla alla città.
Mesi di lavoro e impegno, un grande sforzo collettivo per riportare a Trento quello che per la comunità Lgbtqia+ è il momento fondante nella lotta per i diritti e la visibilità. Decine di eventi di avvicinamento, migliaia di ore di riunioni, tanti giorni e tante notti trascorse a organizzare, pianificare, costruire.
E la risposta è andata addirittura oltre le aspettative: non solo le più di 10mila persone che ieri, sabato 3 giugno, sono scese in strada a Trento a suon di musica e orgoglio; non solo le 14mila persone che hanno affollato la Pride Square tra venerdì pomeriggio e la tarda notte di sabato; ma anche le quasi 200 persone volontarie che hanno collaborato agli allestimenti, alla logistica, ai servizi, alla sicurezza, alla comunicazione, e all’accessibilità del pride. Una comunità coloratissima e variegata, con una forte componente di giovani, ma con una presenza trasversale di ogni classe d’età.
La straordinaria partecipazione al Dolomiti Pride 2023 testimonia l’impegno dell’intera comunità trentina per una battaglia che è sempre più patrimonio condiviso, a dispetto di resistenze e discriminazioni che permangono all’interno delle istituzioni.
Il pride è una manifestazione libera e democratica, inclusiva anche rispetto a istanze diverse. Il confronto non può però mai sfociare nell’aggressione verbale o fisica. Per questo, il coordinamento Dolomiti Pride esprime solidarietà al sindaco Franco Ianeselli per gli episodi avvenuti ieri a conclusione del suo intervento.