Trombe d’aria, forti grandinate e temporali intensi, Mercalli: “Ce ne saranno sempre di più”
Parla il noto meteorologo: “ll responsabile di questa situazione è il cambiamento climatico? Non in toto, parlando dell'amplificazione dei temporali. Ci sono sempre stati, anche molto dannosi, 100 o 1000 anni fa, ma se prima il vento arrivava a 100 chilometri orari, ora arriva a 150”
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TRENTO. Case scoperchiate e alberi caduti. Tempo di bilanci per la bomba meteorologica che si è abbattuta negli scorsi giorni sul Trentino. Il meteorologo Luca Mercalli ci ha detto la sua a riguardo: “Purtroppo i temporali estivi di questo stampo esistono da sempre in natura, hanno una forte intensità, ma quello che lascia stupiti è il livello con cui si è verificato l'ultimo atto. Tutti sappiamo cos'è un temporale o abbiamo visto una piccola tromba d'aria, ma vedere abeti sradicati e tetti delle case volare ha ricordato i fatti di Vaia, è un episodio fuori dal comune rispetto alla categoria di eventi estivi, generalmente localizzati e molto dannosi.
Qual è invece la causa di questa intensità estrema?
Facendo più caldo, c'è più energia e, purtroppo, la teoria fisica del clima ci dice che in futuro gli episodi intensi sono destinati a crescere.
C'è una responsabilità da parte della morfologia del territorio?
No, in questo caso no: in montagna, questi eventi, possono essere più intensi e ce ne sono talora di fortissimi.
Il responsabile di questa situazione è il cambiamento climatico?
Non in toto, parlando dell'amplificazione dei temporali. Ci sono sempre stati, anche molto dannosi, 100 o 1000 anni fa, ma se prima il vento arrivava a 100 chilometri orari, ora arriva a 150, lo stesso vale per la pioggia: se c'erano 100ml oggi ne avremo 120, sono quelli che allagheranno le cantine.
Ha definito questo caldo come "inedito", cosa c'è di nuovo rispetto alle precedenti ondate di calore?
Senza dubbio la durata. Il temporale trentino di 30 anni fa consisteva in una nevicata a 2500 metri, ora piove sulla vetta della Marmolada.
Qual è la posizione trentina nello scenario del futuro climatico?
Il fenomeno è globale, non possiamo fare molto a livello locale, a meno che tutte le nazioni del mondo non trovino un accordo. L'Italia, per esempio, pesa relativamente poco sull'inquinamento globale, il Trentino sarà in percentuale. Le conseguenze ognuno le dovrà gestire a casa propria: sono diverse e dipendono dal territorio. Chi è al mare dovrà fare i conti con il livello marino in aumento, che qui non abbiamo, ma ci sarà da fare i conti con i ghiacciai, il Trentino ha la Marmolada e la situazione è chiaramente diversa da quella di Venezia.
Possiamo dire che sarà l'estate più calda di sempre?
Non è ancora possibile, potremo dirlo al 31 di agosto, ma sicuramente sarà una delle più calde, sicuramente tra le prime. Dipende poi dalla localizzazione: in Sicilia potrebbe essere la più calda, l'ondata di caldo non ha colpito particolarmente le regioni alpine.