Dall’Oipa alla Brambilla: la galassia animalista contro Fugatti
Le associazioni in campo per contrastare la decisione del presidente della Provincia sull’abbattimento dei lupi. Esposto dell'Aidaa
LAV “Decreto immorale”. L’Ue apre alla caccia dei lupi
LUPI Il decreto firmato da Fugatti
AVIO Attacchi del lupo, esplode la rabbia del sindaco di Avio
LESSINI Il recinto non basta più, allevatori esasperati
TRENTO. L’intera galassia del mondo animalista si è mobilitata dopo aver appreso dal nostro giornale della decisione del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, di dare il via libera all’abbattimento di due lupi nel Basso Trentino, autori di molte predazioni nella zona di Malga Boldera (Sega di Ala) il cui alpeggio ricade nella parte trentina dei Monti Lessini.
Dopo la dura presa di posizione della Lav («Decreto immorale»), hanno preso posizione anche altre associazioni.
L’Oipa, l'Organizzazione internazionale protezione animali, ricorda che il lupo è una specie protetta secondo la Convenzione di Berna (1979) e la Direttiva Habitat dell'UE (1992) sulla conservazione degli habitat naturali e della fauna e flora selvatiche, recepite da specifiche leggi nazionali.
«Aspettiamo di leggere il provvedimento per valutare le conseguenti azioni legali. Purtroppo il presidente Fugatti non si smentisce e prosegue nella sua azione persecutoria nei confronti della fauna selvatica del Trentino, causando sconcerto tra chi ama gli animali e un danno d'immagine a un territorio che da paradiso sta diventando un inferno per la biodiversità».
La deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, bolla come «un’ossessione quella del presidente della provincia Maurizio Fugatti per la fauna selvatica».
«L’abbattimento è del tutto ingiustificato per varie ragioni – continua l’on. Brambilla - Anzitutto sono quasi inesistenti casi di attacchi di lupi all’uomo: al contrario si stima che il 15-20% dei lupi ogni anno rimanga vittima proprio degli esseri umani, tra incidenti stradali (53%) e bracconaggio (32%). Dati, curiosamente, riportati dallo stesso sito istituzionale della provincia di Trento. È ovviamente nella natura di questi predatori attaccare altri animali: i danni recati agli allevatori, vengono prontamente e lautamente indennizzati».
Gli animalisti dell'associazione Aidaa hanno da parte loro inviato un esposto contro il presidente della Provincia. Chiedono alla Procura "di verificare la validità del decreto firmato da Fugatti in quanto i lupi sono specie protetta e poi ci potrebbero essere carenze indicative sui due specifici lupi".
Secondo gli animalisti - che sono pronti a trasformare l'esposto in una denuncia penale - con questa firma il presidente Fugatti avrebbe violato le norme e le leggi che proteggono i lupi e gli altri animali selvatici ed anche il decreto Caccia Libera in vigore dallo scorso inizio mese di luglio. Gli animalisti di Aidaa - si legge ancora nella nota - stanno inoltre valutando un azione europea contro il presidente del Trentino "reo di creare danni irreparabili alla biodiversità sia nella sua regione che nel resto dell'apparato alpino".