Ordinanza di abbattimento dell'orsa F36, le associazioni annunciano battaglia legale e una manifestazione a Trento
Durissima reazione all'atto firmato dal presidente della Provincia Fugatti: Lav e Oipa spiegano di essere già al lavoro per i ricorsi. Dalla Lega antivivisezione anche un diffida: "Per fermare questa ennesima oscenità, non si può condannare a morte un'orsa che si è solo trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato". Anche Leal annuncia ricorso al Tar
TRENTO. "Siamo al puro delirio, Fugatti è oramai fuori controllo e sforna condanne a morte di esseri viventi come si trattasse di giocare con la playstation": così, in una nota, l'associazione animalista Lav, in riferimento all'ordinanza di abbattimento dell'orsa F36.
"Lav e Lndc Animal Protection sono al lavoro con gli avvocati per depositare il ricorso per fermare questa ennesima oscenità e ha già inviato una diffida per bloccare Fugatti e facciamo appello ai forestali trentini, pur se dipendenti della Provincia, e al loro senso di responsabilità, perché non si può condannare un'orsa che si è solo trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato", dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici.
L'associazione ha inoltre annunciato la partecipazione a una manifestazione nazionale il prossimo 16 settembre a Trento per chiedere ribadire la contrarietà a qualsiasi azione contro gli orsi.
Dura anche l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa): "Siamo sgomenti: una volta di più il presidente Fugatti adotta la legge del taglione invece di tutelare la fauna e difendere la biodiversità della sua terra, come invece dovrebbe. Procederemo nelle opportune sedi per impedirlo", comunica in una nota.
"Siamo con F36, come la maggioranza dell'opinione pubblica, che vuole gli orsi difesi dalle amministrazioni locali. Neanche l'esempio delle buone pratiche adottate altrove in Italia insegnano nulla. La Provincia di Trento pensi a prevenire e informare la cittadinanza e gli escursionisti su come ci si comporta in montagna, invece di continuare a evocare come sempre catture e abbattimenti", scrive l'associazione.
Anche Leal annuncia il ricorso al Tar contro l'uccisione dell'orsa F36: "I nostri legali stanno provvedendo a notificare il ricorso al Tar di Trento contro questa assurda condanna a morte. Se confermato il sospetto che F36 è già stata radiocollarata sarà facile raggiungerla ed ucciderla. Ci auguriamo che il Tar possa accogliere il nostro ricorso e salvare la vita all'orsa", scrive Gian Marco Prampolini Presidente Leal.