Processo Perfido: condannato a 12 anni, potrà tornare a lavorare in val di Cembra
Giuseppe Battaglia (considerato a capo del sodalizio criminale) è stato autorizzato dai giudici a lavorare di giorno per una ditta che opera a Fornace
LA SENTENZA Infiltrazioni mafiose nel porfido trentino: le condanne
TRENTO. Il 27 luglio 2023 è stato condannato in primo grado a Trento a 12 anni (la pena più alta inflitta) nell'ambito del processo Perfido per le infiltrazioni dell'Ndrangheta nel settore del porfido. Ora la Corte d’Assise di Trento ha stabilito che Giuseppe Battaglia potrà tornare a lavorare a Fornace in Val di Cembra.
L'istanza presentata dagli avvocati di Battaglia è stata accolta.
L'uomo, che secondo la sentenza rivestiva un ruolo apicale nel sodalizio, potrà scontare la pena a Ospedaletto (finora era ai domiciliari in Piemonte) ed è stato autorizzato dai giudici ad andare al lavoro (dalle 7 alle 19) per una ditta di Pergine che opera a Fornace, comune confinante con Lona Lases, al centro dell’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose.
Contro questa decisione ha espresso parere negativo il Pubblico Ministero.