Sport e minori stranieri, la confusione sulla riforma dello "ius soli": non abolito ma ampliato
Dopo le proteste di alcune società che si sono viste respingere il tesseramento di piccoli calciatori non ancora cittadini italiani, la polemica in parlamento e la precisazione della stessa Fgci sulla base di una norma emanata durante il governo Draghi: ora si possono iscrivere regolarmente anche i minori di dieci anni, basta che abbiano frequentato almeno un anno di scuola nel nostro Paese
TRENTO. Il tema del cosiddetto "ius soli sportivo" riguarda anche molte società del Trentino: era una norma nata per consentire di tesserare anche i bambini e ragazzi di origine straniera, non ancora cittadini italiani ma qui regolarmente residenti, e di età superiore ai dieci anni. Negli ultimi giorni, però, si è parlato di "abolizione" di questa legge, importantissima per consentire a questa categoria di persone di accedere alle attività sportive, in mancanza di una norma più generale che attribuisca loro la cittadinanza nazionale (da anni la politica si divide sullo ius soli, con la destra contraria e la sinbistra favorevole).
Alcuni giornali locali, infatti, hanno riportato notizie circa l'abrogazione dello ius soli sportivo e in effetti una società in Emilia Romagna ha riferito di essersi vista respingere i tesseramenti di diversi bambini di origine straniera. Ma, malgrado la confusione che tuttora caratterizza la materia, a quanto pare quelle difficoltà erano in realtà di origine burocratica e non causate da presente nuove norme ostative.
Ma, al contrario, le novità legislative, che si baserebbero sulla riforma dello sport e nel caso specifico dei bambini di famiglie straniere su una norma voluta dal governo Draghi, rendono più vasta la platea che oggi può godere dello ius soli sportivo: non più almeno dieci anni di età ma basta un anno di scuola completato in Italia.
L'origine dei ritardi o anche dei casi (pare non molti) di diniego del tesseramento, sarebbe proprio nelle difficoltà avute dalle federazioni sportive nello stabilire i criteri per verificare la documentazione scolastica prodotta dalle società per tesserare i giovani atleti. Da qui la scelta, nel caso della Fgci, dunque nel calcio, di adottare l'iter previsto dalla Fifa, che però è molto stringente perché deve anche occuparsi del fenomeno del trasferimento di minori stranieri verso le società (come noto, è marcato ormai da anni il flusso di talenti dall'Africa all'Europa in particolare), perciò viene richiesto anche un certificato di nascita e di lavoro dei genitori, il che ha complicato le cose e in diversi casi ci si è trovati di fronte a mancanze nelle documentazione.
«I minori di anni diciotto - si legge nel decreto in questione - che non sono cittadini italiani, anche non in regola con le norme relative all’ingresso e al soggiorno, laddove siano iscritti da almeno un anno a una qualsiasi classe dell’ordinamento scolastico italiano, possono essere tesserati presso società o associazioni affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate o agli Enti di Promozione Sportiva, anche paralimpici, con le stesse procedure previste per il tesseramento dei cittadini italiani di cui ai commi 1 e 2».
La vicenda dei tesseramenti rifiutati è rimbalzata anche in parlamento (con una interrogazione Pd su iniziativa del deputato Mauro Berruto, già ct della nazionale di volley). In definitiva si è potuto così chiarire che lo "ius soli sportivo" non solo resta in vigore, ma appunto ora riguarda anche i minori di dieci anni. Una circolare della stessa Fgci conferma che per il tesseramento è sufficiente la dichiarazione del dirigente scolastico che attesta l'avvenuta frequentazione.
Ecco, infine, il chbiarimento diffuso dalla Fgci: "I calciatori stranieri, minorenni, che sono iscritti da almeno un anno ad una qualsiasi classe dell’ordinamento scolastico italiano seguono, ai fini del tesseramento, le stesse procedure dei minorenni italiani, a condizione che provino, come richiesto dalla legge, l’iscrizione scolastica.
Chi non ha ancora compiuto il decimo anno di età si tessera presso la Lega Nazionale Dilettanti. Mentre coloro che hanno già compiuto il decimo anno di età si tessera attraverso il portale servizi della Figc".