Ancora orsi morti in Trentino: altri due animali trovati senza vita a Bresimo e a Ronzone
Lo annuncia la Provincia, che non fornisce altre informazioni sull'accaduto, ma spiega che "il primo dei due esemplari è già stato recuperato e consegnato all’Istituto zooprofilattico delle Venezie"
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LA MORTE DI F36 Gli animalisti ammessi all'autopsia
TRENTO. Uno scarno comunicato della Provincia autonoma, diffuso nel pomeriggio di oggi, 11 settembre, informa che sono stati trovati altri due orsi morti in Trentino. Nei territori comunali di Bresimo e di Ronzone, in val di Non, sono state rinvenute le carcasse di due orsi.
"Il primo dei due esemplari è già stato recuperato e consegnato all’Istituto zooprofilattico delle Venezie", scrive la Provincia.
Il 28 settembre scorso era stata trovata senza vita anche l'orsa F36, l'esemplare oggetto di un'ordinanza provinciale di abbattimento, emessa in seguito a due falsi attacchi avvenuti nei mesi scorsi: una decisione sospesa però dal Tar di Trento e tuttora oggetto di disputa giudiziaria.
F36 è stata rinvenuta morta in val Bondone, nel comune di Sella Giudicarie: da chiarire le cause del decesso. Le associazioni animaliste Leal e Oipa sono state ammesse dalla Procura della Repubblica di Trento a essere presenti all'autopsia sull'orsa con un proprio consulente di parte. La richiesta era stata inviata congiuntamente all'Istituto zooprofilattico delle Venezie, al presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e al Servizio foreste trentino, all'indomani del rinvenimento della carcassa dell'orsa.
"Cerchiamo chiarezza e per questo vogliamo essere presenti all'esame autoptico della povera orsa. In ipotesi di reati commessi ai danni di animali è attribuito ope legis ad associazioni la legittimazione a partecipare al processo con la costituzione di parte civile. Saremo così in grado di accertarci direttamente delle cause della morte", dichiarano le associazioni.