«Sulla strada della felicità», Università e Anffas insieme per l'inclusione
Disabilità intellettive e autismo. L’accordo prevede iniziative congiunte di ricerca, formazione e comunicazione: le attività coinvolgeranno persone con disabilità e caregivers
TRENTO. Studio e trattamento del neurosviluppo nella disabilità intellettiva e nei disturbi dello spettro autistico. Lotta alle patologie neurodegenerative. Riabilitazione e tele-riabilitazione. Applicazioni robotiche per l'assistenza, l'accessibilità, i diritti e l'inclusione. Sono solo alcuni esempi degli ambiti nei quali Università di Trento e Anffas vogliono operare insieme.
Nella sala della musica di Palazzo Sardagna il rettore Flavio Deflorian e il presidente di Anffas Trentino Luciano Enderle hanno sottoscritto ieri (24 ottobre) una convenzione quadro.
Anffas dal 1965 si prende cura delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e sostiene le loro famiglie nelle diverse comunità trentine di appartenenza. Si impegna per garantire la miglior qualità di vita possibile, attraverso servizi modulati su bisogni ed età. Opera per l'inclusione sociale e l'autodeterminazione e si impegna per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni in questo ambito. Con l'impiego di diverse professionalità che lavorano in rete cerca di costruire, insieme alle persone con disabilità, la loro felicità. Ora, nell'Ateneo di Trento, trova un compagno di strada con il quale rendere più agile il passo sul cammino della piena inclusione con l'elaborazione di nuove conoscenze e strumenti. Infatti, la cooperazione di UniTrento e Anffas intende promuovere e sviluppare iniziative congiunte di ricerca, formazione, comunicazione e valorizzazione di progetti, attraverso l'avvio di tirocini e stage, una maggiore proposta di tesi di laurea e di dottorato su questi temi, anche prevedendo premi di laurea e altre iniziative, e incentivando la ricerca multidisciplinare.
Dalla teoria si passa subito alla pratica. A individuare le modalità di collaborazione, attuare e monitorare le iniziative, con il coinvolgimento di persone con disabilità e caregivers (professionali e familiari), sarà il comitato di coordinamento per il quale sono stati indicati Paolo Macchi, delegato del rettore per il supporto alle disabilità e ai disturbi specifici dell'apprendimento, e Paolo Girardi, direttore generale di Anffas. La convenzione quadro ha durata di tre anni e potrà essere rinnovata. A fare da cornice alla cooperazione tra Ateneo e Anffas c'è quanto stabilisce la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità del 2006 ovvero l'abolizione di ogni barriera, discriminazione ed emarginazione e la garanzia della piena cittadinanza e inclusione per le persone con disabilità. A scuola, sul lavoro e in ogni ambito della società.