Studi sulla memoria, Roberto Bottini (Cimec) vince 2 milioni di finanziamento europeo
Il neuroscienziato del Centro interdipartimentale Mente/Cervello si è aggiudicato il riconoscimento: studierà il linguaggio della mente attraverso i movimenti oculari. Una nuova strada per la diagnosi delle malattie neurodegenerative
TRENTO. Il neuroscienziato Roberto Bottini, docente al Centro interdipartimentale Mente/Cervello – Cimec si è aggiudicato il finanziamento di 2 milioni di euro dell’European Research Council. Studierà il linguaggio della mente attraverso i movimenti oculari: il titolo della ricerca è “Atcom - An attentional code for memory”, l’obiettivo è capire come funziona la memoria umana, qual è il meccanismo da cui nascono i ricordi e le connessioni tra le nozioni acquisite, partendo dai movimenti oculari delle persone. La ricerca potrà aiutare la diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative
Il riconoscimento viene assegnato attraverso una selezione su base competitiva, in cui l’unico criterio di valutazione è l’eccellenza scientifica del progetto e il curriculum di chi lo propone. Questa volta, sul bando 2023 della categoria Erc Consolidator Grant destinata a ricercatori con esperienza tra i sette e i dodici anni dal conseguimento del dottorato di ricerca e con un curriculum scientifico promettente, il tasso di successo è stato del 14,5%. Su 2.130 candidati, il Consiglio europeo della ricerca ne ha selezionati 308, per un totale di 627 milioni di euro. I finanziamenti rientrano nel programma Horizon Europe.
I progetti che si svolgeranno in un ateneo italiano sono 15. Con quello di oggi, l’ateneo di Trento raggiunge quota 41 riconoscimenti complessivi in tutti gli ultimi programmi europei (Horizon Europe, Horizon 2020, Settimo programma quadro).
Per Roberto Bottini, neuroscienziato cognitivo, è il secondo premio europeo. Il primo nel 2019, l’Erc Starting Grant, per ricercatori con alle spalle dai due ai sette anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato di ricerca.