Manifestazioni no-vax, di nuovo assolti Casagrande e Tondini: seconda sentenza per i cortei in lockdown
I fatti in gennaio e febbraio del 2022, quando la protesta portava in città a Trento centinaia di persone: per l’accusa, non erano distanziati e non portavano la mascherina. Ma il fatto «non sussiste»
TRENTO. Assolti perché il fatto non sussiste. È una seconda vittoria, forse ancor migliore della prima, per Laura Tondini e Ezio Casagranda, finiti davanti al giudice in quanto promotori dei cortei No Vax del 29 gennaio 2022 e del 5 febbraio 2022, con l'accusa di non aver seguito le norme previste per motivi di sanità pubblica. In particolare non avrebbero fatto nulla affinché i partecipanti indossassero la mascherina e mantenessero le distanze.
Era il periodo del Covid e l'obbligo del vaccino veniva contestato dai partecipanti. Le manifestazioni - quattro quelle finite nel mirino della procura - erano state autorizzate dalla questura, come prevede il Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, per i luoghi e per i tempi. Era stato dato il via libera al percorso e all'orario. «Ma non c'è alcuna prescrizione sul "come"» ha evidenziato la difesa. A
ssistiti dagli avvocati Marialorenza de Finis e Nicola Degaudenz, Tondini e Casagranda si sono opposti ad un decreto penale di condanna chiedendo di essere giudicati con rito abbreviato. Ieri, davanti al gup Enrico Borrelli, anche la pm Maria Colpani ha chiesto l'assoluzione.
È infatti emerso che in occasione dei due cortei nessun agente della Digos o rappresentante delle forze dell'ordine è intervenuto per invitare i partecipanti a distanziarsi o a mettere la mascherina.
I due promotori sono stati assolti "perché il fatto non sussiste", mentre a fine ottobre, nell'udienza per un altro corteo, la formula di assoluzione è stata "perché il fatto non costituisce reato". Rimane aperto un altro fronte per il quarto e ultimo corteo contestato. Anche ieri mattina, come per la scorsa udienza, sotto l'occhio attento di agenti della questura e di polizia locale, un centinaio di sostenitori ha atteso l'esito del processo davanti al tribunale. Laura Tondini, felice per l'assoluzione, è stata omaggiata con un mazzo di fiori.