Claudio Cia silurato, e senza assessorato, non ci sta: "Deciderò se lasciare Fratelli d'Italia"
Dopo aver «occupato» l’ufficio, resta senza deleghe: «Ma Fugatti non mi ha chiamato. Comunque è colpa di Urzì, il commissario del partito che vive a Vicenza e passa tutto il tempo a Roma»
TRENTO. "È nella potestà del presidente Maurizio Fugatti ritirare le deleghe all'assessore. Io non posso che ringraziarlo per la nomina e per la fiducia accordatami, soprattutto su tematiche a me care come la disabilità". Così ha dichiarato l'assessore provinciale Claudio Cia, in rotta con Fratelli d'Italia per essersi insediato prima della nomina di Francesca Gerosa alla vicepresidenza della Provincia di Trento.
A quanto riferito, Cia non è ancora stato contattato da Fugatti. "Il ritiro delle mie deleghe non è certo imputabile a Fugatti, ma al coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Alessandro Urzì, che si è battuto per questo epilogo. Ora rifletterò se rimanere o meno nel partito, anche se sono già stato buttato fuori dalla chat del gruppo consiliare. Io continuerò nel mio ruolo di consigliere, affidatomi direttamente dagli elettori, ma non posso che chiedermi il senso di avere un coordinatore che ha vissuto a Bolzano, ora vive tra Vicenza e Roma ma continua a occuparsi di un territorio autonomo come il Trentino", ha concluso Cia.