Fugatti presenta il programma: "Un patto tra categorie per ridurre differenze retributive"
Il presidente ha letto davanti al condiglio i propositi del nuovo esecutivo per la legislatura: "Va tutelata l'autonomia finanziaria, non va abbassata la guardia. Anzi, la specialità va costantemente presidiata e fatta evolvere rispetto a quanto avverrà nei contesti nazionale e internazionale"
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TRENTO. "Un patto tra le categorie economiche, il sindacato e la Provincia, volto a recuperare nel tempo i differenziali retributivi presenti diffusamente in Trentino rispetto al resto d'Italia. È un tema "di territorio", non riguarda solo la parte pubblica, non riguarda solo la componente privata, riguarda tutti e va giocato in termini di competitività territoriale, cui nessuno vuole -e deve- sottrarsi".
Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, durante la lettura del programma di legislatura in Consiglio provinciale.
Nel lungo intervento, Fugatti ha parlato anche di tutela dell'autonomia finanziaria, su cui, ha detto, "non va abbassata la guardia. Anzi, la specialità va costantemente presidiata e fatta evolvere rispetto a quanto avverrà nei contesti nazionale e internazionale". Sulla sanità, ha proseguito Fugatti, "il nostro impegno va a 360 gradi per realizzare un comparto sanitario sempre più al passo con le aspettative dei trentini e con le potenzialità dell'Autonomia. Ecco perché accanto ad infrastrutture all'avanguardia vogliamo assicurare la meritata attenzione, anche economica, alle persone che operano in questo delicato settore".
Fugatti ha assicurato che la giunta intede "continuare a finanziare la ricerca, anche e soprattutto quella di base, le infrastrutture, facilitare la presenza dei nostri enti nelle reti nazionali ed estere per mantenere e sviluppare il prestigio internazionale che compete ai leader". L'Università sarà "partner dello sviluppo, al fianco del sistema economico e della pubblica amministrazione trentina, allo stesso tempo chiediamo al mondo dell'Istruzione e a quello della cultura di continuare a essere strumento insostituibile nella formazione e nell'arricchimento delle nuove generazioni".