Trento / Il fatto

I due agenti e l'infermiere aggrediti da un detenuto a Spini: l'allarme dei sindacati

Osapp, Ussp e Sappe intervengono sull'episodio di violenza avvenuto nell'area sanitaria del carcere martedì scorso, 2 gennaio. Si chiede, fra l'altro, che siano adottate misure per prevenire simili episodi in futuro

IL FATTO Aggressione nel carcere di Trento

TRENTO. Un infermiere spintonato e due agenti della polizia penitenziaria finiti al pronto soccorso: la prima aggressione del 2024 all'interno del carcere di Spini è avvenuta nella serata di martedì 2 gennaio, nel reparto maschile, area sanitaria. Responsabile dell'episodio un detenuto nordafricano che - come appreso dalle organizzazioni sindacali - avrebbe messo le mani addosso all'infermiere e agli agenti che cercavano di calmarlo perché contrario ai farmaci che il medico del carcere gli aveva prescritto.

Era stato lo stesso straniero, con un gesto dimostrativo, a richiedere di più volte l'accesso in infermeria proprio per discutere della terapia e, una volta entrato nell'area sanitaria, ha dato in escandescenze.

L'Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) fa sapere che l'infermiere ed i due agenti di polizia penitenziaria sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso; sono stati poi dimessi con prognosi che vanno dai tre ai sette giorni. Nonostante il suo comportamento sanzionabile - evidenzia Osapp in una nota - sembra che il detenuto abbia comunque partecipato alla socialità serale con altri reclusi.

Il sindacato esprime i complimenti al personale di polizia penitenziaria del carcere di Trento per l'intervento tempestivo messo in atto al fine di evitare gravi danni all'infermiere coinvolto; auspica inoltre che la direzione adotti giusti provvedimenti nei confronti dei detenuti che si rendono autori di aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria e sanitario. «La sicurezza e l'incolumità di coloro che operano all'interno della struttura penitenziaria devono essere prioritari» evidenzia Osapp, confidando «che siano adottate tutte le misure necessarie per prevenire simili episodi in futuro».

Sull'episodio interviene la segreteria provinciale di Ussp Trento (Unione dei sindacati di polizia penitenziaria): «Auspichiamo un immediato trasferimento del detenuto. Purtroppo, come già segnalato più volte, gli eventi critici causati da detenuti violenti sono "quotidianità". I colleghi sono stati inviati al pronto soccorso cittadino per le cure del caso. Un plauso ai colleghi intervenuti e un augurio di pronta guarigione agli agenti feriti».

Per parte sua, il sindacato Sappe "esprime la propria vicinanza e il proprio sostegno agli agenti e all’operatore sanitario. Gli istituti di pena della penisola oramai vivono quotidianamente eventi drammatici confidiamo nell’amministrazione penitenziaria affinchè adotti tutti i procedimenti a tutela degli operatori", scrive il segretario provinciale Massimiliano Rosa.

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