Trasferire l'orsa JJ4 in Romania? Inammissibile il ricorso della Lav e la Provincia è soddisfatta
L’associazione intendeva «costringere» piazza Dante a dare il via all’iter, ma per i giudici amministrativi questo non compete ad una associazIone. Che ribatte: «Ricorriamo». L'assessore Failoni: non abbiamo nessun obbligo, e poi aspettiamo la Corte di Giustizia Europea
TRENTO. Il TAR di Trento ha ritenuto che la Provincia di Trento non sia obbligata a rispondere alle reiterate richieste della LAV di avviare il procedimento di trasferimento dell’orsa JJ4. Per questo motivo ha giudicato inammissibile il ricorso con il quale l’associazione voleva «demolire il muro di gomma eretto dalla Provincia» per continuare a costringere l’orsa nell’angusto recinto del Casteller.
“Si tratta di una decisione inaccettabile, una crudeltà gratuita e intollerabile che costringerà l’orsa a rimanere rinchiusa nel recinto del Casteller mentre il rifugio in Romania potrebbe offrirle condizioni di vita enormemente migliori – dichiara la LAV”
Nella sua sentenza, il TAR di Trento afferma che non sussiste un obbligo formale che imponga alla Provincia di rispondere alla LAV, precisando però che rimane intatta la facoltà della Provincia autonoma di Trento di esaminare, in ogni tempo - e dunque di determinarsi - sull’istanza promossa dalla parte ricorrente.
Dalla sentenza – dice la Lav – si chiarisce quindi che non esiste neppure alcun impedimento perché la Provincia possa finalmente dare riscontro alle reiterate richieste di avviare il processo di trasferimento dell’orsa, togliendola dal recinto del Casteller per affidarla alle cure del rifugio in Romania dove godrebbe di spazi molto più grandi, rendendo ancora più incomprensibile ed immotivato il suo silenzio
“La provincia di Trento continua a spendere fior di quattrini in avvocati e nel mantenimento dell’orsa, al solo scopo di assecondare l’assurda sete di vendetta di Fugatti, ci rivolgiamo subito al Consiglio di Stato per chiedere finalmente di porre fine a un’assurda situazione che non porta benefici a nessuno e che costringe l’orsa a subire gravi sofferenze, in pieno conflitto con il dettato della nostra Costituzione – conclude la LAV - ricordiamo infatti che il Consiglio di Stato si è già espresso a favore dell’avvio delle procedure di trasferimento di JJ4 anche invocando la “leale collaborazione” della Provincia di Trento nei confronti della LAV.”
La posizione della Provincia
Nessun obbligo in capo alla Provincia autonoma di Trento, di fronte alla richiesta di trasferire l’orsa pericolosa JJ4, responsabile della morte di Andrea Papi e attualmente custodita nel centro faunistico del Casteller. Piazza Dante ha infatti “responsabilità e prerogative specifiche nella gestione della fauna selvatica”. Lo ha specificato il Tar di Trento nella sentenza emessa oggi, con cui è stato giudicato inammissibile il ricorso di un’associazione animalista, accogliendo le difese dell'Avvocatura provinciale. Un pronunciamento accolto con soddisfazione dall’assessore provinciale alle foreste, caccia e pesca Roberto Failoni, anche a nome dell’esecutivo.
“La Provincia è chiamata ad adottare scelte che guardano all’interesse pubblico" osserva l’assessore Failoni, evidenziando come il principio al quale l’Amministrazione guarda è la tutela della sicurezza pubblica, anche in attesa del giudizio di merito. “Sulla misura energica da adottare, ossia la captivazione permanente o l’abbattimento (dalla Provincia ritenute equivalenti ai fini della conservazione della specie), si pronuncerà la Corte di giustizia europea ed è dunque fondamentale attendere che i giudici si esprimano nel merito della questione, definendo la corretta interpretazione della Direttiva Habitat” conclude Failoni.