TRENTO. Paurosa frana di materiale roccioso che si è staccata nella tarda matitnata di ieri, venerdì 12 gennaio, nel comune di Valbrenta (Vicenza), a pochi chilometri dal confine con il Trentino.

Le testimonianze di chi ha visto con i suoi occhi il materiale roccioso precipitare, diffuse dai media locali, danno la misura dell'entità del distacco che si è abbattuto sulla carreggiata e sui bhinari. In programma già questa mattina i primi interventi di disgaggio e messa in sicurezza della parete, ma al momento non vi sono certezze sui tempi previsti per la riapertura al traffico, attualmente deviato.

Impressionanti le immagini della ferita lasciata dalla frana sul pendio, del buco sulla montagna, delle barriere di protezione divelte e dei massi (un paio giganteschi) che si sono abbattuti su ferrovia e statale, danneggiando in parte anche il tunnel dei treni.

Ora andranno verificati con precisione i danni alle infrastrutture stradali e ferroviarie coinvolte, così come i pericoli di ulteriori crolli, per prevenire i quali bisognerà procedere alla messa in sicurezza del ripido pendio che sovrasta il fondovalle percorso dal fiume Brenta.

«Ho visto i sassi invadere la strada e il viadotto ha addirittura tremato: fortunatamente in quel momento non passava alcun veicolo, altrimenti sarebbe stata una tragedia. Il camion che mi era davanti, proveniente dall'estero, è stato colpito dai detriti sia al paraurti che nella parte bassa della cabina. È riuscito a ripartire ma ha subito dei danni. Ed è rimasto danneggiato anche un furgone che invece stava salendo verso Trento e che si è fermato appena in tempo», ha raccontatro un testimone, citato oggi dal Giornale di Vicenza.

Poco dopo sul posto si è messa in moto una vasta macchina dell'emergenza, che ha visto impegnati i vigili del fuoco, i tecnici di Anas e di Rfi, i carabinieri, la polizia stradale di Vicenza, Trento e Belluno, la polizia locale di Bassano del Grappa e personale del Comune di Valbrenta.DOVE È SUCCESSO

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