Giustizia / Il caso

Due fratelli residenti in Valsugana condannati per abusi sessuali su una ragazza

Pene a 3 anni e 10 mesi e a 4 anni di reclusione per i due uomini di 63 e di 67 anni che, assieme ad un amico ultraottantenne, abusarono per mesi di una ragazza con fragilità agganciata sui social. Nel 2022 erano stati condannati a due anni con patteggiamento, ma la Procura di Trento aveva impugnato la sentenza: ora la condanna rivista con rito abbreviato

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di Marica Vigano'

TRENTO. Sono stati condannati con rito abbreviato a 3 anni e 10 mesi e a 4 anni di reclusione i due fratelli di 63 e di 67 anni dell'Alta Valsugana che, assieme ad un amico ultraottantenne, abusarono per mesi di una ragazza con fragilità agganciata sui social.

Pene ben più pesanti dei due anni patteggiati nel 2022, con sentenza che però venne impugnata dalla procura generale di Trento per una questione procedurale. Come disposto dalla Cassazione, la drammatica vicenda è tornata davanti al giudice per l'udienza preliminare. I legali dei due imputati, gli avvocati Anita Pisani e Zeno Perinelli, hanno chiesto l'assoluzione e in subordine la pena precedentemente decisa. Lo stesso pubblico ministero ha chiesto due anni, ma il gup Gianmarco Giua, pur tenendo conto dello sconto del rito, ha raddoppiato la pena.

Alla vittima, costituita parte civile con l'avvocato Andrea de Bertolini, andrà una provvisionale immediatamente esecutiva di 12mila euro, con quantificazione del danno da valutare in sede civile.

I due fratelli vennero arrestati assieme all'amico nell'estate 2020 con l'accusa di violenza sessuale. Elementi schiaccianti furono raccolti dagli investigatori della squadra mobile e delle polizia postale, come le 140 immagini scattate dagli uomini durante gli incontri e trovate sia sui cellulari dei due fratelli che in quello della ragazza, una ventenne con profonde fragilità.

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