Frana in Valsugana: con la nuova ordinanza via libera ai residenti pendolari e a casi speciali, agli altri solo di notte
La disposizione del Comune di Valbrenta, in vigore da oggi, 26 gennaio, estende la platea che può usare la strada comunale in alternativa alla statale 47 chiusa per lavori di messa in sicurezza. Dalle 22 alle 6 esclusi solo i mezzi pesanti o con allestimenti speciali. Intanto in zona è sbarrata anche la pista ciclabile, in seguito a un crollo roccioso avvenuto due giorni fa
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TRENTO. Non bastava l'enorme frana caduta 14 giorni fa sulla statale 47 e sulla ferrovia, a limitare fortemente le comunicazioni tra Trentino e Veneto lungo la Valsugana, anche se è di ieri l'ordinanza che alleggerisce un poco il blocco.
Mercoledì 24 gennaio, nel pomeriggio, dal versante opposto a quello del monte Grappa da cui massi e terra si sono staccati il 12 gennaio, è scesa infatti un'altra frana.
La pista ciclabile che collega Trento a Bassano nel tratto della località Piovega di Sotto, in prossimità della frazione Cornale, è stata investita da un masso di grandi dimensioni, da sassi e terriccio caduti poco prima della piccola galleria aperta che protegge il tracciato in quel punto. Mentre altri massi si sono fermati a mezza costa. Il tratto interessato ricade all'interno del comune di Enego e, per garantire la sicurezza, il sindaco Marco Frison ha immediatamente emanato un'ordinanza di chiusura della ciclabile fino a data da destinarsi tra Piovega e il ponte di Primolano.
Per quanto riguarda invece il traffico sulla statale 47, la nuova ordinanza è in vigore dalle 7 di oggi.
L'ha emessa il sindaco di Valbrenta Luca Ferazzoli per regolamentare, con nuove concessioni, il transito dei mezzi nel tratto di strada comunale compreso tra il ponte di Rialto a Vastagna e quello in località Costa in via Valgadena. È l'unica strada esistente per il transito dei veicoli dopo la chiusura per frana della statale 47 nel tratto tra San Marino e Rivalta nel comune di Valbrenta.
Confermato il divieto per i mezzi pesanti, ora il transito è consentito oltre che ai residenti, domiciliati, lavoratori e veicoli autorizzati per motivi di lavoro nel comune di Valbrenta, anche ai residenti nei comuni di Enego, Solagna, Pove del Grappa, Grigno (Trento) e Arsiè (Belluno), ai veicoli che effettuano trasporto di persone diversamente abili munite di contrassegno e che operano nel settore sanitario, previa autocertificazione scaricabile dal sito del Comune.
Consentito il transito anche ai veicoli provvisti di deroga, per esigenze gravi ed indifferibile, rilasciata dal comune di Valbrenta, ai pazienti che devono sottoporsi a visite specialistiche esibendo l'impegnativa medica e a tutti i lavoratori e studenti, con autocertificazione, residenti o domiciliati nei comuni dell'Unione Montana del Bassanese la cui sede lavorativa è nei comuni della Bassa Valsugana e nei 18 comuni della Comunità Valsugana e Tesino la cui sede di lavoro è nei comuni di Valbrenta, Bassano del Grappa, Romano d'Ezzelino, Solagna e Pove del Grappa.
La strada infine sarà aperta al transito a tutti i veicoli, tranne i mezzi pesanti o con allestimenti speciali (camper, roulotte, autocaravan...) dalle 22 alle 6.
Previsti nuovi divieti di sosta e di transito, con il sindaco che invita i lavoratori delle aziende della destra Brenta di organizzarsi per andare al lavoro con il sistema di car pooling e alle stesse ditte di organizzarsi per il carico e scarico merci nelle ore notturne.
Per tornare alla pista per le biciclette: questo il terzo o quarto cedimento importante che interessa la ciclabile in territorio vicentino: nel 2012, all'altezza di Pianello, uno smottamento aveva investito la pista e costretto a una prima chiusura. Poi, nel 2018, sempre di fronte all'abitato di Primolano, dalla montagna si erano staccati oltre 40mila metri cubi di roccia.
E nel 2023 c'era stato un altro crollo. In quel tratto la pista è chiusa ormai da cinque anni e i ciclisti sono sempre stati costretti a percorrere la vecchia statale tra Martincelli e Primolano. Ora, però, si rischia di non avere alcuna alternativa posto che tra Primolano e Cornale non esiste alcuna altra strada oltre alla ss47.Siamo a fine gennaio e il rischio è che la pista ciclabile che collega Veneto e Trentino resti chiusa per molto tempo, con conseguenze importanti anche per il turismo.
A Trento il direttore dell'Ufficio infrastrutture ciclopedonali della Provincia, Sergio Deromedis, in attesa di notizie più dettagliate si limita a sottolineare l'importanza del tracciato ora interrotto: «Sulla Valsugana - ricorda - abbiamo tre rilevatori di passaggi: uno sulla passerella in legno e acciaio di Calceranica, uno al bicigrill di Levico e l'altro proprio a Pianello. Nel 2022 le rilevazioni ci hanno dato rispettivamente 275.000 passaggi a Calceranica (230.000 bici e 45.000 pedoni), 150.000 al bicigrill di Levico e 104.000 a Pianello, di cui 94.000 biciclette. Sappiamo che in quel punto sono moltissimi i veneti in transito che, partendo da Bassano del Grappa risalgono la valle».
Soprattutto il sabato e la domenica, in effetti, si trovano gruppi di ciclisti amatoriali che fanno giri ad anello salendo anche sull'altopiano dei sette comuni, quindi proprio a Enego.Ma anche i trentini o i turisti che soggiornano in zona laghi percorrono la ciclabile fino a Bassano, per poi tornare indietro in sella o col treno. E non va dimenticato che sono sempre di più gli stranieri che utilizzano il tracciato - coincidente in parte con la Via Claudia Augusta - sia come cammino sia come pista anche per raggiungere Venezia.