Infermiera infortunata sul lavoro, due dirigenti di Apss vanno a processo
La donna dopo essere scivolata, si ruppe un polso, perché - aveva spiegato l'avvocato - non erano presenti adeguati tappeti antiscivolo. Frattura che le procurò una parziale invalidità, certificata all'8% dall'Inail
TRENTO. Imputazione coatta per due dirigenti dell'Apss per l'infortunio di un'infermiera in servizio durante l'emergenza Covid. È questo quanto disposto dal giudice per le indagini preliminari Enrico Borrelli, dopo aver sciolto la riserva sulla richiesta di archiviazione e sulla proposta di opposizione presentata dal legale della donna, Giovanni Guarini. Il giudice ha quindi invitato il pubblico ministero a formulare l'imputazione: saranno due i dirigenti dell'Apss indagati ad andare a processo per l'incidente sul lavoro, avvenuto il 29 aprile 2020 all'interno di un gazebo per il triage dell'ospedale di Trento.
La donna dopo essere scivolata, si ruppe un polso, perché - aveva spiegato l'avvocato - non erano presenti adeguati tappeti antiscivolo. Frattura che le procurò una parziale invalidità, certificata all'8% dall'Inail. Da qui la causa all'Apss. Gli accertamenti furono effettuati dall'Uopsal, l'unità operativa preposta, facente parte della stessa azienda sanitaria.
Poi la richiesta di archiviazione da parte del pm, a cui Guarini ha presentato istanza di opposizione. Richiesta accolta dal giudice per i dirigenti di Apss: esclusa invece la responsabilità del personale della Protezione civile che si occupò del montaggio dei gazebo.