Gennaio, buona qualità dell'aria. Ma febbraio è partito in rosso a Trento, male Borgo e Riva del Garda
L’Agenzia per la Protezione Ambientale pubblica il report: in diminuzione sia le polveri sottili che il biossido di azoto, sempre nei limiti
TRENTO. A gennaio le concentrazioni di tutti gli inquinanti monitorati sono risultate al di sotto dei valori limite. In generale - comunica una nota della Provincia - questo mese è stato caratterizzato da concentrazioni degli inquinanti polveri sottili PM10 e biossido di azoto NO2 tipiche dei mesi invernali, determinate principalmente dall'alternanza di condizioni meteorologiche favorevoli al ristagno degli inquinanti e da episodi di rimescolamento atmosferico e di precipitazioni che hanno aiutato la dispersione delle sostanze accumulate in precedenza.
Per tutto il mese e in tutte le stazioni di monitoraggio della rete, le concentrazioni di polveri sottili PM10 sono risultate inferiori rispetto alla media del periodo e non si sono registrati superamenti del valore limite previsto per la media giornaliera di PM10 (50 μg/ m3). Le concentrazioni medie mensili di biossido di azoto NO2, seppur in lieve aumento rispetto ai mesi precedenti, risultano in linea con l'andamento stagionale di questo inquinante e confermano il trend di generale diminuzione in atto negli ultimi anni.
Diversa la musica a febbraio, con la stagnazione dell’aria nelle vallate e una scarsissima circolazione: la scorsa settimana si sono verificati casi di concentrazioni alte, soprattutto di polveri PM10 (“rosso”) nelle centraline della città di Trento (Gardolo e parco Santa Chiara) e di indice di inquinamento moderato (“giallo”) a Borgo Valsugana. Situazione nettamente migliorata domenica, in assenza di traffico urbano, ma con un peggioramento invece a Riva del Garda (“moderato”).