Ebner: "Autobrennero, rivalutare il divieto notturno per tir in Tirolo"
Il presidente della Camera di commercio di Bolzano osserva che, date le limitazioni in vigore, i mezzi pesanti possono transitare soltanto per il 55 per cento circa del tempo e dunque chiede una modifica
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BOLZANO. "L'autostrada del Brennero registra orari di punta con traffico intenso, soprattutto nei giorni festivi e in piena estate. Se si considera l'intero anno, tutto sommato si tratta di periodi limitati.
Tuttavia, dato che il ponte Lueg disporrà di un'unica corsia per almeno due anni e mezzo a partire dal 2025, la situazione del traffico peggiorerà.
Questo anche perché l'autostrada del Brennero è accessibile al traffico di mezzi pesanti senza restrizioni solo per circa il 55 per cento del tempo a causa dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti nel fine settimana e di notte. È assolutamente necessario intervenire per evitare il collasso del traffico". Lo afferma la Camera di commercio di Bolzano.
"Abolendo il divieto di circolazione notturna, il traffico di transito non sarebbe limitato alle ore diurne, quando sull'autostrada circolano anche molte auto. In vista dei lavori di costruzione del ponte Lueg e delle conseguenti ripercussioni sul traffico, si rende necessaria una rivalutazione del divieto di circolazione notturna", afferma il presidente della Camera di commercio Michl Ebner.
La corsia unica prevista sul ponte Lueg solleva preoccupazioni riguardo alla sicurezza per tutti gli utenti della strada, dato che entrambi dovranno condividere la stessa carreggiata. La circolazione notturna dei veicoli pesanti rappresenterebbe una soluzione più sicura per tutti.
"La decisione di ridurre il ponte Lueg a una sola corsia avrà conseguenze anche per la Val Venosta e la Val Pusteria, in quanto gli utenti della strada si sposteranno sempre più su questi percorsi. Alla fine, tutta la Provincia ne risentirà.
Considerate queste circostanze, deve essere possibile discutere la revoca dei divieti di circolazione", afferma il Segretario generale Alfred Aberer. [Ansa]