Salute / Il tema

La senologia trentina perde i suoi pilastri: dopo Pellegrini, parte la dottoressa Fantò

Vuoti non facili da colmare nel sistema dell'Apss: dal primo marzo è in pensione il primario (al suo posto Marvi Valentini, come facente funzioni) e fra pochi mesi se ne andrà un'altra professionista molto apprezzata dalle donne, che in questi anni è stata in prima linea nella lotta contro il tumore al seno

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di Patrizia Todesco

TRENTO. Per la senologia trentina si prospetta un periodo di grandi cambiamenti. Dal primo marzo, infatti, è andato in pensione il primario Marco Pellegrini. Al suo posto, come facente funzioni, è stata nominata la dottoressa Marvi Valentini. Ma non è questa l'unica novità: fra pochi mesi se ne andrà un'altra professionista che in questi anni è stata in prima linea, dalla parte delle donne, nella lotta contro il tumore al seno.

Si tratta della dottoressa Carmine Fantò, responsabile dello screeing mammografico. Ha vinto un concorso in Lombardia e ha presentato le dimissioni dall'Apss. Per la senologia, dunque, si prospettano mesi di grandi novità che rischiano anche di creare qualche problema del difficile equilibrio del reparto chiamato a far fronte a un continuo aumento di lavoro.

La dottoressa Marvi Valentini, a dire il vero, è un nome e un volto noto nell'ambiente in quanto è attualmente titolare dell'incarico di "senologia clinica" e si è occupata in questi anni soprattutto delle pazienti ad alto rischio, ovvero con mutazione genetica. Classe 1975, nata a Cles, rimarrà in carica almeno fino a quando non verrà espletato il concorso per la nomina del direttore della senologia clinica che il dottor Marco Pellegrini ricopriva dal 2008.

Anche la dottoressa Carmine Fantò è stata una professionista che le donne trentine hanno avuto modo di conoscere e apprezzare nei suoi lunghi anni di lavoro in Azienda sanitaria. Laureata a Bari, specializzata in radiodiagnostica a Verona, dal 2008 lavora come medico radiologo alla senologia del S. Chiara. Appassionata del suo lavoro, preparata e competente, dal 2019 è responsabile della struttura semplice screening mammografico.

Sicuramente anche la sua partenza, come quella di Pellegrini, lascerà un vuoto non facile da colmare in Apss. Evidente che anche lei, come altri professionisti, in Trentino non ha trovato sufficienti gratificazioni per rimanere. Intanto proprio venerdì scorso, presso la sala filarmonica in via Verdi, si è tenuta una giornata di studio proprio nell'ambito degli strumenti innovativi per la diagnosti del tumore al seno che ha come titolo:. Referenti scientifici dell'evento sono proprio il dottor Marco Pellegrini e le dottoresse Carmine Fantò e Marvi Valentini. Al centro dei lavori, come la mammografia con mezzo di contrasto (CEM) sia entrata a far parte dell'imaging diagnostico senologico per integrare le immagini della mammografia digitale e di tomosintesi. La CEM - secondo i tecnici - produce infatti immagini di significato simile per appropriatezza diagnostica alla risonanza magnetica mammaria.

Il mezzo di contrasto iodato utilizzato nella CEM per via endovenosa mette in evidenza, contrastandolo, il tessuto patologico sfruttando la neoangiogenesi del cancro, rispetto al tessuto sano che non prenderà contrasto. L'innovazione di questa metodica la rendono importante in ambito clinico e di screening.

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