TRENTO. Forze dell'ordine in azione questa mattina, giovedì 11 aprile, a Trento, per controlli sulle persone, per lo più cittadini stranieri, che vivono accampate nella zone delle Albere, sulle sponde dell'Adige, in particolare nell'area del parco Michelin. Nel corso dell'intervento sono state rimosse baracche abusive utilizzate come riparo dai senzatetto.
Secondo le prime informazioni, undici persone sono state portate in questura per accertamenti: si tratta di cittadini stranieri dei quali sarà verificata la regolarità dei documenti.
L'iniziativa alle Albere ha visto impegnati agenti della polizia di Stato e di quella locale, con l'impiego anche di unità cinofile antidroga e il supporto del reparto mobile di Padova. Erano presenti anche i vigili del fuoco con i fari per illuminare sottopassi e rifugi sotto ponti.
Successivamente, la questura ha informato con una nota che per uno dei fermati, un cittadino marocchino di 22 anni, unico presente irregolarmente in Italia e con precedenti per furto, spaccio, rissa, minacce, danneggiamento, furto in abitazione e resistenza, sono in corso le pratiche per l'espulsione.
"Altri cittadini marocchini - classe '81, '84, '92, '78 - risultano invece incensurati e regolari sul territorio italiano. Fermati anche un cittadino del Senegal di 26 anni con precedenti per atti persecutori, regolare sul territorio, uno ghanese di 50 anni con precedenti per ubriachezza e resistenza, un tunisino di 37 anni con precedenti per spaccio, lesioni, ricettazione, minacce, rapina impropria e furto aggravato.
La polizia ha fermato anche un 40enne del Gambia con precedenti per rissa, ricettazione, false attestazioni, spaccio e resistenza, un nigeriano di 31 anni con precedenti per spaccio ed invasione di terreni ed edifici, ed un 22enne del Niger con precedenti per lesioni e stupefacenti.
La questura di Trento ha aperto le istruttorie per revocare i permessi di soggiorno a tutti i pregiudicati. Sono inoltre in corso rivalutazioni da parte della commissione asilo di Verona per i fermati che che hanno presentato domanda", conclude la questura.