Muse, personale in agitazione, la risposta della Direzione: «consci della situazione, convocate le parti»
«Abbiamo convocato un tavolo congiunto stazione appaltante, appaltatore e CGIL la prossima settimana. L'impegno per risolvere le difficoltà rimane massimo»
SINDACATI Il personale è in rivolta
IL NODO Il Muse, museo pubblico con personale esternalizzato
POLEMICA Cgil: "Dietro i successi troppo lavoro sottopagato"
TRENTO. In merito allo stato di agitazione proclamato dai lavoratori e lavoratrici che prestano servizio al MUSE attraverso un appalto di servizi affidato a cooperative,
la direzione del museo «desidera sottolineare come, ben prima di questa protesta, il museo, conscio della situazione, si sia attivato dialogando con l'appaltatore e con il sindacato per supportare, anche mediante la messa a disposizione di proprio personale strutturato, l'importante lavoro di programmazione turni e aggiornamento del personale. Questo al fine di migliorare significativamente la gestione della turnistica e di conseguenza la qualità del lavoro delle operatrici e degli operatori».
Inoltre, dice il vertice del museo, «abbiamo convocato un tavolo congiunto stazione appaltante, appaltatore e CGIL per la prossima settimana, primo momento disponibile tra tutte le parti coinvolte. L'impegno per la risoluzione delle difficoltà rimane massimo e concreto. Nel frattempo è in atto la "procedura competitiva con negoziazione" per l'affidamento dei servizi, il cui stato di avanzamento è disponibile sul sito del MUSE nella sezione amministrazione trasparente».
Rimane invece ancora legato alla politica della giunta la nomina del nuovo direttore, dopo il pensionamento di Michele Lanzinger. E non è ancora stato deciso come sceglierlo: se con un bando, una selezione, una nomina diretta.