Università: approvato il bilancio 2023, c’è un attivo di 4 milioni e mezzo di euro
Evitata la perdita grazie a 14,4 milioni da fondi accantonati. Secondo quanto emerso dal rendiconto, l'annunciato adeguamento della quota base da 13 milioni, frutto dell'accordo tra ministeri e Provincia, dovrebbe portare ad un maggiore equilibrio nei prossimi esercizi
RETTORE "Servono più risorse”
FUGATTI “All’Università andranno 13 milioni in più all’anno”
TRENTO. Il consiglio di amministrazione dell'Università di Trento ha approvato il bilancio unico dell'ateneo, che, a differenza dello scorso anno, registra un risultato positivo di 4,5 milioni. Il risultato - si apprende - è stato possibile grazie a un rilascio straordinario di fondi accantonati pari a 14,4 milioni euro, che ha evitato la chiusura in rosso di quasi dieci milioni. Secondo quanto emerso dal rendiconto, l'annunciato adeguamento della quota base da 13 milioni, frutto dell'accordo tra ministeri e Provincia, dovrebbe portare ad un maggiore equilibrio nei prossimi esercizi.
Nel dettaglio, i proventi operativi ammontano a 230 milioni (+9,9% rispetto al 2022), con aumento anche dei costi operativi a 220,3 milioni. I proventi finanziari rimangono costanti rispetto all'esercizio precedente (-0,3%), mentre risultano in aumento di 0,4 milioni le imposte sul reddito d'esercizio (+6%). Le entrate da tasse universitarie ammontano a 20,8 milioni; salgono dell'8,7% i proventi da ricerche commissionate e quelli da ricerche con finanziamenti competitivi, a quota 31,7 milioni. Alla capacità di fundraising dell'Ateneo si aggiungono gli stanziamenti da parte della Provincia autonoma di Trento (124 milioni), dal Ministero Università e Ricerca (22,3 milioni) e da altri enti, per un totale di 156 milioni, in aumento del 1,4% rispetto allo scorso bilancio.
Nella seduta del cda il rettore ha relazionato sull'andamento della gestione e del piano strategico, evidenziando come la maggior parte delle azioni sono state compiute come da previsione ed emerge una propensione virtuosa all'utilizzo di finanziamenti da parte di terzi. Sono inoltre state condotte azioni di manutenzione ed efficientamento energetico sugli edifici dell'ateneo, mentre rimane aperta la necessità dello sviluppo edilizio per accogliere le attività di ricerca.