Kompatscher: sul trasporto pesante al Brennero serve una soluzione condivisa
Il presidente altoatesino commenta la pronuncia della commissione Ue sulla denuncia italiana contro le limitazioni ai tir imposte dall'Austria sull'asse del Brennero: "Non è tanto sorprendente, poiché in quelle misure si potevano individuare delle criticità rispetto al diritto europeo"
BRUXELLES Divieti ai tir, la Ue: l'Austria viola la libera circolazione al Brennero
BOLZANO. La pronuncia della Commissione Ue sulla denuncia italiana contro le limitazioni al traffico pesante imposte dall'Austria sull'asse del Brennero, "non è tanto sorprendente, poiché in quelle misure si potevano individuare delle criticità rispetto al diritto europeo".
Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, che rilancia la richiesta di un confronto fra le parti interessate per "una soluzione condivisa".
"La Commissione, per quanto mi risulta, non ha posto termini, nè ha chiesto azioni da parte dell'Austria, perciò l'Italia potrà adesso rivolgersi adesso alla Corte di Giustizia", ha aggiunto il presidente altoatesino, secondo il quale, però, la soluzione dei problemi del traffico pesante attraverso il Brennero, non sta in ambito giuridico.
"Abbiamo sempre detto che quelle misure hanno effetti collaterali, che sono negativi anche per il nostro territorio - ha spiegato Kompatscher - ma abbiamo sempre detto anche che, senza regole, col traffico sempre libero per tutti, sarebbe un disastro".
Secondo Kompatscher, "bisogna mettere sul tavolo e individuare delle soluzioni migliori, che siano in linea con il diritto e soprattutto tutelino gli interessi in causa: quelli di un trasporto merci sicuro, con certezze sul transito, anche per chi guida l'automobile, ma, anche e allo stesso tempo, la tutela delle salute delle persone che vivono lungo l'asse del Brennero".
"Noi abbiamo già proposto qualche idea, come quella di una gestione digitale dei flussi del traffico, ma ad ampio raggio, tra la Baviera del Nord e Verona, in una collaborazione tra gli stati, utilizzando i sistemi digitali che oggi esistono. Questa è la nostra proposta che rimane ovviamente invariata", ha concluso Kompatscher.