Tir al Brennero, la replica dell'Austria: «Più importante la salute. Ricorso di Roma alla Corte di Giustizia? Inutile, meglio cooperare»
In una nota diffusa dall'ambasciata in Italia, il governo di Vienna prende posizione dopo il pronunciamento della Commissione Ue sui divieti al traffico pesante
IL PARERE «Violata la libera circolazione»
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TRENTO. «Dal punto di vista austriaco, è assolutamente chiaro che le misure di tutela per gli abitanti del Tirolo, che risentono molto del volume di traffico, sono necessarie, proporzionate e in linea con il diritto dell'Ue. La Commissione europea non le ha criticate in passato. Inoltre, l'Austria e il Tirolo hanno l'obbligo di adottare misure per mantenere l'aria pulita. La tesi della libera circolazione delle merci non può avere più importanza dell'onere per la salute della popolazione e dell'ambiente in Tirolo». Lo affermano il ministro austriaco della Costituzione Karoline Edtstadler e il collega degli Esteri Alexander Schallenber commentando il parere della Commissione europea sul Brennero.
«Deve essere nostro impegno comune per far passare più merci sulla ferrovia, invece di lasciare che un numero sempre maggiore di tir attraversi il Brennero. Questo onere sulle persone e sulla natura è inaccettabile. Naturalmente continueremo il dialogo con i nostri partner in Italia e a Bruxelles. Solo attraverso uno scambio è possibile trovare una soluzione ragionevole e a lungo termine per la popolazione tirolese che soffre da tempo. Un ricorso presso la Corte di Giustizia europea non consentirà di allargare la strada del Brennero né di spostare un solo camion sulle rotaie. Abbiamo bisogno di cooperazione e non di scontro, per evitare procedimenti legali perenni. Siamo molto tranquilli riguardo a qualsiasi procedimento», concludono i due ministri secondo una nota diffusa dall'ambasciata austriaca a Roma.