Che spettacolo la sfilata di pianeti nel cielo mattutino di giugno, ma per certi serve il telescopio
Saturno ben visibile, Venere si nasconde: di notte appaiono le costellazioni estive in vista del solstizio, che sarà il 20 giugno alle ore 22
ROMA. Il cielo mattutino di giugno sarà attraversato da un vero e proprio corteo di pianeti, che sorgeranno in successione a partire dalla seconda metà della notte fino alle prime luci dell’alba.
Purtroppo, diversi saranno impossibili da ammirare, come rileva l’Unione Astrofili Italiani: ad aprire la fila c’è Saturno, facilmente osservabile anche a occhio nudo a Sud-Est, nella costellazione dell’Acquario per un intervallo di tempo sempre più ampio, seguito da Nettuno, visibile solo con un telescopio, Marte e Urano, bassi sull'orizzonte e molto più difficili da individuare, mentre chiudono l’allineamento Giove, estremamente basso sull’orizzonte: di fatto sono entrami indistinguibili nella luce del Sole che sta per sorgere, e Mercurio, che il 14 giugno si trova in congiunzione con il Sole e tornerà dunque visibile solo alla fine del mese. Resta escluso dal corteo Venere, anche lui in congiunzione con il Sole, che riapparirà solo in luglio nella luce del tramonto.
In sostanza, tutti i pianeti sono presenti alle prime luci dell'alba, ma solo Saturno e Marte si potranno osservare facilmente. Il 3 giugno a fare compagnia a Marte arriverà la falce di Luna calante.
Il cielo di giugno accoglierà anche il solstizio d’estate, che quest’anno cade il 20 del mese precisamente alle 22,51 ora italiana: sarà il giorno più lungo dell'anno, con una durata di 15 ore e 15 minuti. In occasione dell’inizio dell’estate, la Uai ha in programma per il 21 giugno l’iniziativa «Welcome Summer! Sun Day», un invito ad organizzare attività ed eventi in tutta Italia sul tema del Sole e delle stagioni.
Nel cielo notturno si stanno poi facendo strada le costellazioni estive, che hanno la particolarità di essere molto più basse sull’orizzonte rispetto a quelle invernali: a Sud-Est, ad esempio, è visibile lo Scorpione con il suo disegno inconfondibile, e sopra di esso l’Ofiuco, noto tra astronomi e astrofili per il suo ruolo di tredicesima costellazione zodiacale. Alte nel cielo, invece, è possibile ammirare le stelle più brillanti del cielo estivo: Arturo, nella costellazione del Bootes, e Vega, in quella della Lira.
In questo periodo, il numero delle stelle cadenti è tra i più bassi dell’anno, ma a fine mese bisognerà tenere sott’occhio le Bootidi, una corrente irregolare che in anni passati si è resa protagonista di inattese apparizioni.