In cinque anni un ribaltone politico, ecco chi vince e chi perde in Trentino
Il partito di Giorgia Meloni diventa il più votato a spese dell'alleato Salvini, che perde il 75% dei consensi. Il Pd non si muove di un millimetro, crollo dei Cinque stelle
EUROPEE A Trento, Pergine e Rovereto il Pd primo partito davanti a FdI
TRENTINO FdI primo partito (26,34%) incalzato dal Pd (25,21%)
ELETTI Confermato all'Europarlamento Herbert Dorfmann (Svp)
TRENTO. C’è un grande sconfitto, c’è un partito che ha fatto il botto, e ce ne è uno che è rimasto esattamente dov’era.
Se guardiamo ai risultati delle elezioni europee in provincia di Trento e li confrontiamo con gli stessi dati di 5 anni fa, i verdetti sono chiarissimi: il grande sconfitto è la Lega, chi ha fatto il botto è Fratelli d’Italia, chi ha confermato il dato è il Pd. Vediamo qualche numero.
A stravincere le europee, nel 2019, fu la Lega, trascinata dal fattore Salvini, che oggi, 5 anni dopo, appare più che sgonfiato. La Lega Salvini Premier è infatti passata da 95.182 voti, pari al 37,74%, a 23.786 voti, pari all’11,54%. Una batosta: in 5 anni Salvini ha perso il 75% dei consensi in provincia di Trento.
Dove sono finiti quei voti? La risposta sembra semplice: tutti in tasca all’alleata di governo Giorgia Meloni. Che infatti ha fatto il botto. Fratelli d’Italia è passata da poco più del 5% al 26,34%, diventando il primo partito del Trentino. In mezzo, in questi 5 anni, è successo di tutto, ovviamente, e Giorgia Meloni si è presentata a questa tornata elettorale nella veste di presidente del consiglio. Il dato resta: FdI passa da 12.729 voti a 54.280, con un aumento che ha dell’incredibile: 326%.
Un altro discorso, piuttosto curioso, è quello che riguarda il Pd. I Democratici avevano ottenuto, 5 anni fa, un bottino di 63.580 voti, pari al 25,21% del totale. Quest’anno sono passati a 51.952 voti, perdendone dunque 11.698. Però anche il numero dei votanti, è calato, visto che l’affluenza è passata dal 57,40% al 44,72%. Risultato: la percentuale di voti del Pd resta esattamente la stessa, fino ai decimali: 25,21%.
E gli altri? Alleanza Verdi Sinistra è stata, a livello nazionale, una delle sorprese di queste elezioni, e anche in Trentino il copione è ,stato rispettato: quel 7,92% è molto più della somma dei voti che i due partiti, Europa Verde e La Sinistra, ottennero 5 anni fa, presentandosi separati. I Verdi nel 2019 ottennero 10.413 voti, pari al 4,13%; La Sinistra si fermò a 4.019 voti, pari all’1,59%.
Poi c’è il caso 5 Stelle. Un tracollo. Cinque anni fa i grillini misero in cassaforte 21.987 preferenze, che pesavano un 8,72% del totale. Oggi sono scesi a 9.176 voti, più che dimezzati, per un totale del 4,45%. Arretra anche Forza Italia, ancorché in maniera meno significativa: dal 5,30 al 4,99%. Un risultato tutto sommato accettabile, se teniamo conto della scomparsa di Silvio Berlusconi.
Infine la Svp, l’unico partito regionale a mandare a Bruxelles un europarlamentare, il confermatissimo (4° mandato) Herbert Dorfmann. La stella alpina, 5 anni fa, aveva raccolto 16.436 preferenze, pari al 6,52%. Oggi è passata a 14.712, che valgono però il 7,14% del totale.
Insomma, c’è chi ha vinto, chi ha perso e chi ha pareggiato. Ma dalle dichiarazioni dei leader di partito, riesce difficile individuare chi appartiene alle ultime due categorie.