L'ideologo leghista Galli nominato alla presidenza del Muse
Professore universitario e già assessore nella giunta lombarda, succede al filosofo Stefano Zecchi, giunto a fine mandato. Presentato oggi, 11 giugno, dalla vicepresidente della Provincia Francesca Gerosa, delinea la visione di un museo territoriale che fa sintesi tra sapere scientifico e cultura umanistica
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TRENTO. "Al Muse potenzieremo l'attività convegnistica, di divulgazione e produzione editoriale. Con un occhio attento alla dimensione economica". Così Stefano Bruno Galli - professore universitario, già assessore nella giunta Fontana in Lombardia, ritenuto l'ideologo della Lega dopo Miglio - ha delineato davanti ai giornalisti gli obiettivi della sua presidenza del Museo delle scienze di Trento, che segue quella del filosofo Stefano Zecchi, giunto a fine mandato.
"Il Muse è una prestigiosissima istituzione culturale, un avamposto per intercettare la complessità del presente, che ha il compito di declinare e offrire al territorio. Di qui, i legami da potenziare con la società trentina", ha detto Galli, affiancato dalla vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessora alla cultura Francesca Gerosa.
La visione di Galli è quella di un museo territoriale che abbraccia la cultura universale della scienza e si posiziona anche nel contesto internazionale. Per farlo, secondo Galli, servirà fare sintesi tra sapere scientifico e cultura umanistica. Un lavoro che si avvarrà della collaborazione del Comitato scientifico di prossima nomina.
Circa il 55% delle risorse con cui si finanzia il Muse proviene dalla Provincia, il rimanente da entrate proprie e tra gli obiettivi, ha sottolineato Galli, c'è "l'allargamento della quota delle risorse proprie, pur restando consapevole della propria funzione pubblica e dei fondamentali legami con l'istituzione provinciale, che deve sempre essere anteposta a tutto".