TRENTO. Finirà davanti al Tar l'affidamento dell'incarico di dirigente dell'Umse (unità missione semplice) Polo Ospedaliero Universitario del Trentino al dottor Luca Bareggia. Così come contestata è anche la sua nomina a Mobility Manager.

A fare ricorso è stato un altro dipendente dell'Azienda, Vito Degli Agli, che aveva anch'esso partecipato alla selezione.

Degli Agli chiede, «l'annullamento, previa misura cautelare, del conferimento dell'incarico di dirigente dell'Umse Polo Ospedaliero Universitario del Trentino, della relazione tecnica del colloquio, della valutazione del Nucleo di valutazione, della deliberazione del Direttore generale con cui è stato approvato l'Avviso Pubblico della procedura suddetta, nonché della deliberazione del Direttore Generale avente ad oggetto la nomina del Mobility manager aziendale».

Nel ricorso si parla di atti "censurati per carenza di motivazione, violazione e contrasto con il relativo avviso pubblico, carenza di istruttoria, illegittima composizione del nucleo di valutazione che ha effettuato la valutazione dei candidati, illegittimità derivata».

Da parte sua l'Azienda, dopo aver sentito i direttore delle strutture aziendali coinvolte e alla luce del fatto che le motivazioni espresse non sono ritenute dall'Apss fondate, ha deciso di costituirsi in giudizio.

Una figura, quella del dirigente dell'Umse Polo Ospedaliero Universitario del Trentino, particolarmente importante in questo momento visto che l'unità ha il compito di predisporre, condurre e concludere - sino alla stipula degli atti contrattuali/collaudo - le procedure ad evidenza pubblica relative all'affidamento della progettazione e della costruzione del Polo Ospedaliero Universitario del Trentino.