Firmato il contratto integrativo per i medici di medicina generale: ecco cosa cambia per i pazienti
Consulenze «telefoniche» al numero di guardia medica; medici di base nei Pronto Soccorso per i casi meno gravi; soldi in più per chi va in zone «svantaggiate»
TRENTO. Su proposta dell'assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina è stato approvato oggi dalla Giunta provinciale l'Accordo integrativo provinciale per i medici di medicina generale attuativo dell’Accordo collettivo nazionale del 28 aprile 2022 (triennio 2016/2018 ), siglato dalla delegazione trattante della medicina generale il 12 giugno scorso. Vengono così attuati gli obiettivi prioritari previsti dall'Atto di programmazione dell'assistenza territoriale, in particolare l’attuazione del Piano nazionale della cronicità, del Piano provinciale della prevenzione, la riduzione degli accessi impropri al Pronto soccorso, il governo delle liste d’attesa e il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva. L'Accordo è inoltre coerente con gli obiettivi del PNRR riferiti all'assistenza territoriale.
Le parti si sono impegnate a riprendere a breve la trattativa per dare piena attuazione al nuovo assetto organizzativo della medicina convenzionata previsto dall'Atto di programmazione, anche alla luce del nuovo Accordo collettivo nazionale, triennio 2019/2021 del 4 aprile 2024. L'impegno prevede 1.450.000 euro per il 2024 e 3.500.000 euro a regime. A queste si aggiungono le una tantum di 70.000 euro per il 2024 e 150.000 euro per il 2025 destinate al progetto di riduzione degli accessi impropri al Pronto soccorso.
Ecco le principali novità dell'Accordo oggetto del provvedimento
Per il Servizio di continuità assistenziale sono previste modifiche organizzative con flessibilità nell’articolazione dei turni e negli orari delle sedi, con apertura prioritaria dalle ore 20 alle ore 24 e solo previa chiamata al 116117; assegnazione, nella fascia oraria dalle ore 24 alle ore 8 (ed eventualmente anche in altre fasce orarie decise dall’Azienda) di medici di continuità assistenziale presso la Centrale operativa 116117 per consulenze telefoniche ed eventuale attivazione degli interventi ambulatoriali o domiciliari da parte dei medici sul territorio; possibilità per l’Azienda di attivare, in specifiche aree territoriali, modalità di rintracciabilità del medico a domicilio per l’effettuazione delle visite domiciliari notturne, con un compenso ridotto.
Saranno destinate specifiche risorse ad un progetto, che l’Azienda dovrà definire con le Organizzazioni sindacali, finalizzato alla riduzione degli accessi impropri al Pronto soccorso attraverso il coinvolgimento dei medici di continuità assistenziale per la gestione dei codici di minore gravità. Come detto in premessa, per il 2024 sono previsti 70.000 euro e per il 2025 150.000 euro.
Per quanto riguarda i collaboratori di studio e personale infermieristico, verrà estesa a tutti i medici di medicina generale la possibilità di avvalersi della collaborazione di personale amministrativo e personale infermieristico, con riconoscimento della specifica indennità, che oggi era riservata ai medici in medicina di gruppo integrata; è aumentata la cifra massima riconosciuta per ora di attività del collaboratore di studio fino a 21 euro; vengono riconosciute 5 ore settimanali aggiuntive di collaboratore di studio ai medici che garantiscano anche il servizio di prenotazione di visite ed esami, con collegamento diretto al CUP (l’Azienda dovrà attivare i collegamenti).
L'accordo prevede di individuare le apparecchiature sanitarie per la diagnostica di primo livello, come ad esempio ecografo e holter pressorio e cardiaco, che potranno essere date in comodato d’uso gratuito dall’Azienda ai medici in medicina di gruppo integrata, che le utilizzeranno nell’ambito di specifici progetti finalizzati al miglioramento della presa in cura dei pazienti, in particolare cronici, e anche alla riduzione delle liste d’attesa.
Vi è inoltre l'aumento dell’indennità annua per acquisizione del software di gestione della cartella clinica da 300 a 500 euro annui, anche per stimolare l’utilizzo della cartella in modalità servizi in cloud e l'aumento dei compensi per docenza e attività di tutor (da 3.000 a 5.000 euro per studente seguito per 12 mesi) svolte dai medici di medicina generale nella Scuola di formazione specifica e nella formazione continua.
Previsto anche l'aumento, per tre anni, del compenso da 6,16 euro a 9 euro a vaccinazione, tenuto conto degli oneri organizzativi sostenuti, al fine di aumentare l’attuale copertura vaccinale antinfluenzale e anti-Covid. Aumento anche dei compensi per le visite domiciliari previste nell’ambito dei piani assistenziali concordati con il distretto e in particolare: da 25 a 30 euro per le visite in assistenza domiciliare programmata (ADP); da 41,32 a 45 euro per le visite in assistenza domiciliare integrata (ADI); da 45 a 50 euro per le visite in assistenza domiciliare cure palliative (ADI-CP).
Per le cosiddette “zone disagiate" è prevista un’indennità a tempo indeterminato di 1.000 euro mensili per i medici che svolgono la loro attività, con ambulatorio principale in zone che saranno individuate con provvedimento della Giunta provinciale e un’indennità temporanea di 1.000 euro mensili per i medici che accettano incarichi in zone rimaste prive di assistenza e dove gli strumenti già previsti da altre disposizioni non hanno avuto esito positivo.
“Nel breve futuro, con la realizzazione delle Case della Salute e con una rivisitazione di quelli che sono i percorsi di medicina territoriale potremo garantire un servizio ancora più vicino agli utenti per dare loro le giuste risposte - ha commentato Tonina - Se i medici di medicina generale saranno messi nelle condizioni di lavorare al meglio, riducendo la burocrazia e garantendo un adeguato numero di personale, potremo ridurre le file ai Pronti soccorso e le liste di attesa: è questo il nostro obiettivo, per il bene dei cittadini e delle nostre comunità”.