Provincia / Il caso

Doppia interrogazione sulla nomina del rappresentante trentino all'Istituto zooprofilattico delle Venezie

Filippo Degasperi e Alessio Manica chiedono alla giunta chiarimenti sul rinnovo del membro nel cda, un ruolo di durata quadriennale in scadenza ora a settembre. L'esponente di Onda: "Come mai il bando è stato aperto solo dal 4 ottobre al 14 novembre 2023?". Il consigliere Pd: "Scelto un medico dipendente dell'Apss, ma nel 2015 il personale dell'Azienda non fu autorizzato, con riferimento alle disposizioni su inconferibilità e incompatibilità"

TRENTO. Due interrogazioni sono state presentate da esponenti della minoranza in consiglio sulla nomina del rappresentante della Provincia autonoma di Trento nel consiglio di amministrazione dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie.

Quest'ultimo è un ente sanitario di prevenzione, ricerca e servizi diagnostici per la sanità animale e la sicurezza alimentare gestito da ministero della Salute, Regione Veneto, Province autonome di Bolzano e di Trento, Regione Friuli Venezia Giulia.

Ogni quattro anni vengono nominati dal ministero della salute e dai menzionati enti locali i  rispettivi rappresentanti nel consiglio d'amministrazione, che devono essere laureati in medicina veterinaria con esperienza in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza degli alimenti.

La scadenza dell'attuale consiglio di amministrazione è il prossimo mese di settembre 2024 e da qui nasce la prima interrogazione, presentata in piazza Dante dal consigliere Filippo Degasperi (Onda).

Degasperi chiede come mai già nell'ottobre del 2023,  esattamente il 4, si sia aperto il bando per la presentazione delle candidature per poi chiuderlo il 14 novembre,  quasi un anno prima della scadenza. Il consigliere ricorda che l'articolo 3 della legge provinciale  9 giugno 2010, numero 10, stabilisce che la giunta della Provincia pubblica sul proprio sito Web l'elenco degli organi in scadenza almeno 120 giorni prima della data del rinnovo per favorire la presentazione di più candidature.

Lo stesso consigliere sottolinea che "il risultato del lungo anticipo dell'avviso, è stato che soltanto un professionista, già operante all'interno dell'Apss, ha presentato la propria candidatura". Ciò, osserva Degasperi, "forse a causa dell'assenza di idonee iniziative per pubblicizzare l'incarico da assegnare, nonché del ristretto periodo di pubblicazione dell'avviso per la raccolta delle candidature".

Inoltre Degasperi chiede quali iniziative la Provincia abbia messo in atto per dare pubblicità al bando: tant'è, osserva il consigliere, che la stessa giunta a distanza di tre mesi dalla raccolta delle candidature ha motivato alla commissione consiliare competente l'integrazione con una seconda candidatura. Quindi entrambe le candidature sono state considerate idonee dalla prima commissione permanente del consiglio provinciale.

Nella sua interrogazione, il consigliere Manica ricorda che infine la giunta ha nominato un medico veterinario dipendente dell'Apss, quale rappresentante della Provincia nel consiglio di amministrazione dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie per i prossimi quattro anni.

Manica sottolinea che nel 2015 l'Azienda provinciale per i servizi sanitari non aveva autorizzato i veterinari dipendenti a far parte del medesimo cda, mentre ora è stato nominato proprio un medico già in forza all'Apss. Infatti, nel 2015, spiega l'esponente del Pd, l'azienda sanitaria riteneva che  la nomina dei membri del consiglio di amministrazione dovesse rispettare le disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità contenute nel decreto legislativo 8 aprile del 2013 numero 39.

Per quale motivo - chiede Manica - nel 2015 era stato ravvisato un potenziale conflitto di interessi per i veterinari Apss mentre ora questo conflitto d'interessi non è più rilevante?

[Nelle foto, da izsvenezie.it, la sede dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie]

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