Fauna / Orsi

Incontro con l’orsa, i dubbi della Lav: «Macché attacco, incontro accidentale tra mamme»

L’associazione mette sotto accusa i turisti che disturbano l’ambiente dell’orso, ma il contatto è avvenuto lungo la passeggiata del lago di Molveno

IL FATTO A tu per tu con l'orsa

TRENTO. La Lav derubrica quello che era stato presentato come un falso attacco a “contatto accidentale tra due mamme”. Una mamma umana, con i suoi tre figli, e una mamma orsa, con il suo cucciolo. Niente di allarmante, tutto normale. È questa la lettura che l’associazione animalista dà dell’incontro avvenuto mercoledì 10 luglio nei pressi del lago di Molveno tra una turista svizzera, che stava passeggiando lungo la sponda sud-occidentale con i suoi tre bambini, e l’orsa.

«Quanto accaduto non assume certo i contorni di un falso attacco, come definito dalla stampa trentina, ma molto più probabilmente si tratta di un contatto accidentale fra le due mamme – dichiara Massimo Vitturi – che non ha avuto altra conseguenza se non qualche traccia di terra su una t-shirt, che potrebbe anche essere conseguenza di una caduta durante la fuga!».

Il falso attacco, spiega la Lav a supporto della sua tesi, è considerato tale quando un orso che si sente minacciato si scaglia contro la fonte della sua minaccia fermandosi a pochi metri di distanza allo scopo di indurne la fuga. «Ma riferendosi alle ricostruzioni giornalistiche, sul lago di Molveno è accaduto tutt’altro. C’è stato un contatto molto probabilmente fortuito che non ha avuto alcuna conseguenza, nessun racconto di un orso che si sia scagliato contro la donna coinvolta a sostegno della tesi del falso attacco. Probabilmente in questo periodo ad alta frequentazione turistica, l’orsa era alla ricerca di un luogo tranquillo per lei ed il suo cucciolo. Costretta a spostarsi continuamente per sottrarsi al disturbo di turisti ed escursionisti, lo ha dovuto fare anche alle 14:30, un orario inusuale per gli spostamenti degli orsi, ma certamente giustificato dall’assidua frequentazione di quella zona nel periodo estivo».

Difficile, però, sostenere che una passeggiata lungo il lago di Molveno possa essere considerata habitat dell’orso dove i turisti costituiscono un imprevisto fattore di disturbo.

In ogni caso, la Lav annuncia di voler chiedere la relazione redatta dal Corpo Forestale Trentino su quanto accaduto, allo scopo di fare chiarezza con i suoi consulenti. «Chiediamo quindi di non accanirsi nei confronti di un’orsa che molto probabilmente, spaventata per l’irruenza di noi umani, era semplicemente alla ricerca di un luogo tranquillo per lei e il suo cucciolo, quando sulla sua strada ha incrociato una persona, ugualmente spaventata, ma che di questo incontro conserverà solo un ricordo».

L’associazione, inoltre, mette in guardia dall’uso dello spray, da molti invocato come strumento indispensabile per tenere a bada gli orsi troppo confidenti. «Anche sull’uso dello spray, per il cui uso lo stesso dirigente Brugnoli indica la necessità di competenza e perizia, bisogna andare molto cauti – prosegue Vitturi – se la persona che lo utilizza non è adeguatamente formata sulle modalità di uso, potrebbe ottenere l’effetto opposto, stimolando reazioni imprevedibili da parte dell’orso bersagliato dal getto irritante».

comments powered by Disqus