Contenzioso per la malga del Sass, il Comune di Valfloriana aveva ragione, la sentenza definitiva
Il Consiglio di Stato mette la parola fine: la «Fattoria Cheyenne» di Monica Fedel fu inadempiente, giusta la revoca della concessione
VAFLORIANA. Il Consiglio di Stato ha confermato definitivamente quanto aveva sostenuto il Tar di Trento: la decisione dell'amministrazione comunale di risolvere la concessione in affitto di Malga del Sass, gestita da Monica Fedel, è stata legittima.
Con l'ultimo grado di giudizio si chiude così la vicenda e l'attività della struttura (composta da agritur e stalla), situata a 1.950 metri di altitudine oltre la frazione di Sicina, nel gruppo del Lagorai, può ripartire.«La stagione estiva è già cominciata e i tempi non sono dalla nostra parte - dice il sindaco di Valfloriana Michele Tonini - ma pensiamo di procedere a breve con l'affidamento temporaneo della gestione del pascolo e, se riusciamo, anche ad aprire l'agritur».
Malga Sass nel maggio 2021 era stata data in gestione a Monica Fedel. Dopo due anni, nell'aprile 2023 in seguito a diverse interlocuzioni tra il Comune e l'appellante inerenti alle contestazioni mosse per presunte inadempienze nella gestione della malga, è stato avviato dal Comune di Valfloriana il procedimento di risoluzione del contratto. Il Comune contestava in particolare alla donna il carico di bestiame, difforme rispetto a quanto stabilito (le percentuali minime bovine - Uba - non sarebbero state garantite), i cani maremmani lasciati liberi di girovagare in zone accessibili anche alle persone, la mancata vigilanza degli animali, che avrebbero provocato danni e sporcizia a baite private, lontani dai pascoli assegnati.
Ne è seguito un contenzioso nei tribunali: la titolare della Fattoria Cheyenne (questo il nome dell'azienda agricola) era ricorsa al Tar ma il giudice, con sentenza del 5 dicembre del 2023, aveva dato ragione al Comune. Sentenza confermata dal Consiglio di Stato con l'atto pubblicato mercoledì.
Tra Comune e Monica Fedel rimane ancora aperto il contenzioso per l'ingiunzione di pagamento di 12.400 euro per il mancato rispetto (secondo il Comune) delle indicazioni del disciplinare di utilizzo della malga, emessa dal sindaco di Valfloriana il 22 marzo 2024 e la cui efficacia è stata sospesa dal Tar. «Era importante poter riuscire a ripartire con l'attività di Malga Sass - commenta soddisfatto il sindaco Tonini - È nostro interesse che il territorio possa essere valorizzato e apprezzato dagli ospiti».
Servirà un nuovo bando? O potrà essere ripescato quello attivato ad inizio anno? «Dobbiamo capire cosa ci è consentito dagli scenari normativi». La soddisfazione del sindaco ha un pizzico di amarezza. «Avremo fatto volentieri a meno di imbarcarci in questa disputa - conclude Tonini - Mi consola che anche il Consiglio di Stato ha sottolineato come era nostro diritto essere garanti nei confronti del territorio e del rispetto delle regole».