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Il paradosso del depuratore Trento 3: premiato come progetto, costato 116 milioni, ma mai entrato in funzione

L’assessore Marchiori a Milano per ritirare il premio «CityScape Award», e finalmente ci si lancia nei pronostici: «aprirà entro fine anno». Più o meno

REPORTAGE Il costosissimo depuratore ancora fermo
LA PASSERELLA Tonina in visita nel febbraio 2023
ROVERETO Il depuratore si intasa e si ferma tre mesi

di Gigi Zoppello

TRENTO. Chissà cosa ha da essere contento l’assessore Marchiori, con in mano la targa del premio. Sì, perché il mega-depuratore di Trento 3 – costato 116 milioni di euro (finora) – non è mai entrato in funzione, nonostante la trionfale conferenza stampa che vi tenne l’allora assessore Tonina un anno e mezzo fa.

La notizia di oggi attiene all’architettura. Ci spiega la Provincia che: «Il depuratore Trento 3, presentato dai tecnici Gaetano e Benedetto Selleri dello studio Pan Associati Srl è stato premiato in occasione del City'Scape Award 2024 a Milano. Il progetto, infatti, ha ricevuto il secondo premio nel corso dell'ottava edizione del simposio patrocinato dalla rivista internazionale TOPSCAPE e organizzato nel capoluogo lombardo da Paysage - Promozione e Sviluppo per l’Architettura del Paesaggio e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, con la collaborazione dell'Ordine Dottori Agronomi e Forestali Milano, che si riconferma come evento formativo di riferimento nel settore dell’architettura del paesaggio. Il progetto di Trento 3 è stato premiato in riconoscimento delle best pratices capaci di promuovere nell'ambito dell'architettura del paesaggio un'efficace strategia progettuale che ha mirato ad adattare nuove realtà urbanizzate al paesaggio ambientale».

Alla cerimonia che è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri ha preso parte l'assessore provinciale alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia Simone Marchiori. "Il depuratore di Trento3 è un fiore all'occhiello della nostra Provincia: una struttura imponente, quasi invisibile che si mimetizza nell'ambiente circostante e si sostiene anche grazie all'autoproduzione di energia. Un progetto all'avanguardia che va nella direzione della riqualificazione e del rispetto ambientale. Il premio ritirato oggi oltre alla bravura dei progettisti certifica anche come la nostra provincia sappia e debba continuare a essere sempre all'avanguardia", ha commentato Marchiori. Guardandosi bene dal dire la cosa più importante: è finito, ma è fermo.

Il depuratore Trento 3 era stato infatti stato pensato (ancora dall’assessore Silvano Grisenti) per tutto il bacino dell’Alta Vallagarina, interessando i comuni di Calliano, Besenello, Romagnano, Aldeno, Cimego e Garniga e la parte sud del capoluogo. Si affiancherà al depuratore di Trento nord, con la futura deviazione delle acque nere dell’Alta Valsugana.

E qui l’annuncio della Provincia: «Dovrebbe entrare in funzione entro l’anno e servire oltre 120.000 abitanti equivalenti, ai quali si potranno aggiungere circa 20.000 abitanti equivalenti dopo la connessione dell’impianto con la dorsale di fognatura nera che attualmente gravita appunto sul depuratore di Trento Nord».

Tutto fermo nel mega cantiere per il nuovo depuratore tra Mattarello e Besenello: ecco cosa è successo

Fra Mattarello e Besenello c’è un mega cantiere che di fatto è da un anno fermo. È uno dei più grandi del Trentino e dovrà mettere in funzione il nuovo depuratore di Trento. Doveva essere inaugurato un anno fa, lo sarà, probabilmente nel 2025. Abbiamo cercato di capire che cosa è successo.

L’opera, di 250 metri di lunghezza per 50 di larghezza, prevede una portata di 2.000 metri cubi l’ora in regime normale fino ad un massimo di 6.000 metri cubi l’ora, rispecchiando fedelmente le caratteristiche tecniche pensate in fase di progettazione.

L’impianto lavora tramite la suddivisione delle acque su due linee di trattamento con la presenza, in sequenza, del comparto di pre-trattamento, sedimentazione primaria, denitrificazione, ossidazione-nitrificazione, sedimentazione secondaria, filtrazione finale e stabilizzazione anaerobica dei fanghi.

Il depuratore sorge accanto al Monte Spizon in un’area di circa sei ettari, nel territorio del Comune di Besenello ed è caratterizzato da una particolare attenzione posta nello studio dell’inserimento paesaggistico, trattandosi di un’area facilmente visibile dalla viabilità principale di fondo valle (autostrada A22 e strada statale del Brennero) e dagli agglomerati disposti sull’altro versante. La soluzione scelta consiste nella mimetizzazione pressoché integrale dell’imponente struttura, essendo stata ricostruita in copertura la configurazione del preesistente conoide, utilizzato anche come vallo di protezione da eventuali cadute dalla parete soprastante.

L'intervento, dal costo totale di 116 milioni, è stato finanziato con 51 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti. La struttura era stata visitata alla fine del mese di maggio scorso dallo stesso assessore provinciale al patrimonio Marchiori e dalla vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti Gelsomina Vigliotti, che ne aveva apprezzato la sostenibilità, l’attenzione alle soluzioni energetiche adottate e il basso impatto ambientale e paesaggistico.

L'assessore Simone Marchiori fra i progettisti Gaetano e Benedetto Selleri di PAN Associati srl

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