Commezzadura, l’incendio di Deggiano e il camping distrutto da Vaia: “Che momenti”
Il comandante del Corpo dei Vigili del fuoco locale, che quest'anno ha festeggiato i 130 anni dalla fondazione, presenta la sua squadra e ripercorre gli ultimi 24 anni di attività, contraddistinti anche da fasi molto difficili. Il nostro viaggio nel mondo pompieristico trentino si ferma per l'estate. Appuntamento a settembre
IL VIAGGIO Le precedenti puntate
Negli scorsi giorni i pompieri di Commezzadura hanno festeggiato i loro 130 anni di vita con una manovra dimostrativa che si è tenuta nel piazzale della telecabina di Daolasa. L'emozione dei presenti era tanta: in molti hanno ripercorso la storia recente del Corpo, ricordando i giorni drammatici di Vaia. Ma si guarda già al futuro e il confronto per capire come far continuare una crescita costante del gruppo è partito.
I VIGILI DI COMMEZZADURA
- Franco Mattarei (Comandante )
- Matteo Podetti
- Stefano Rosani
- Luigi Angeli
- Marco Iob
- Michele Podetti
- Alfio Angeli
- Fabio Brusacoram
- Manuel Danesi
- Mirko Flessati
- Alessio Flessati
- Giordano Marinolli
- Andrea Marinolli
- Albino Penasa
- Denis Podetti
- Valentino Podetti
- Sebastiano Podetti
- Gabriel Puller
- Daniele Rossi
- Gianni Savinelli
- Matteo Savinelli
- Stefano Savinelli
- Walter Savinelli
- Samuel Suelotto
- Dante Tevini
- Luciano Vender
- Ciro Fessati (Vigile di complemento)
- Giovanni Bernardelli (Vigile onorario)
L'INTERVISTA AL COMANDANTE
La comunità della Val di Sole non dimenticherà mai quel maledetto ottobre del 2018: il vento fortissimo che non finisce più e che spezza un silenzio surreale, la pioggia incessante, il caldo anomalo e poi l'esondazione del rio Rotian per una colata di fango e detriti di oltre 50 mila metri cubi che si è abbattuta sulla zona del campeggio tra Dimaro e Commezzadura distruggendo tutto. Tra i primi ad arrivare sul posto sono stati proprio i vigili del fuoco di Commezzadura. Il comandante Franco Mattarei ricorda quei momenti con grande emozione.
“Vi confesso – spiega – che per ho temuto per il mio Corpo”. Perché? “Otto miei uomini, con il coraggio che contraddistingue chi decide di essere un pompiere, entrarono in quel campeggio. Al loro arrivo trovarono una situazione molto difficile. Mentre stavano lavorando ci fu una seconda colata di fango. Non immaginate il mio stato d’animo. Sette vigili riuscirono presto a portarsi in un’area sicura, dell’ottava persona della squadra impegnata nell’operazione non si avevano più notizie”. Il comandante pensò subito al peggio: “Cosa avreste immaginato voi al mio posto? Fortunatamente poi siamo riusciti a metterci in contatto con lui”.
Mattarei guida il Corpo di Commezzadura da oltre vent’anni: “Il mio mandato scade nel 2026. Sono entrato giovanissimo nel mondo dei vigili del fuoco e ho fatto un po’ tutto, dal pompiere semplice al capoplotone. Confermo quanto hanno detto gli altri miei colleghi che avete già sentito in questo vostro viaggio che state facendo nell'universo dei volontari. Fare il comandante è molto bello, ma allo stesso tempo stancante. C’è un carico di responsabilità mica da ridere.
La gente pensa che il suo lavoro termini con la conclusione dell’intervento. Non è così: va avanti anche nei giorni successivi con le pratiche da sistemare e tanto altro. Credetemi, basta una firma sbagliata per finire nei guai. Poi ci sono anche tanti aspetti positivi nel dirigere un gruppo pompieristico, ad esempio l’orgoglio di rappresentare insieme ai tuoi ragazzi un punto di riferimento per una determinata zona”.
Proprio per questo motivo, Franco Mattarei è da sempre un sostenitore della necessità di fare di tutto per continuare anche in futuro a tenere i vigili del fuoco ben ancorati sul territorio: “Ogni centro deve avere il suo Corpo. Se il modello trentino dell’emergenza è forte lo si deve anche questo e dunque deve essere conservato così a lungo. Ce lo invidiano un po’ ovunque e se la nostra gente sa che in caso di un incendio, di un incidente oppure di un’altra emergenza in pochi minuti può essere aiutata lo si deve al fatto che siamo presenti ovunque. Non da adesso, ma da oltre un secolo. Il Corpo di Commezzadura ha appena festeggiato i suoi primi 130 anni di vita”.
Il numero uno dei pompieri di questo paese di 1.000 abitanti dà qualche numero della realtà che coordina: “Siamo 25 vigili in servizio attivo e 3 allievi. A quest’ultimo proposito abbiamo optato per l’opzione 16. Cosa significa? I ragazzi hanno dai 16 ai 18 anni e possono fare le manovre con i grandi. Facciamo invece una media di 80 interventi all’anno”.
Prosegue: “La mole di lavoro cambia dai periodi turistici a quelli di bassa stagione. Quando in Val di Sole aumenta il numero delle persone che arrivano da fuori c’è inevitabilmente un incremento degli incidenti. Da noi c’è la Ss42 e quando si blocca va in tilt tutto. Quando interveniamo sappiamo che per non paralizzare la valle dobbiamo anche concludere tutto nel minore tempo possibile. Non mancano poi le ricerche persone, altra cosa che mi mette sempre una certa tensione nell'affrontarla”.
Sul fronte degli incendi, Mattarei ci tiene a dire una cosa: “Purtroppo per una serie di motivi che non sto qui ad elencare è più complicato spegnere i roghi boschivi. Rispetto al passato infatti c’è una maggiore incuranza dei boschi e ciò complica le cose. Ora spesso non si può fare a meno di far arrivare sul posto i mezzi aerei”.
C’è poi tutta la parte legata agli eventi: le due ruote hanno trovato da tempo il loro «posto al sole» in questa valle trentina, sede anche quest'anno della Coppa del Mondo UCI di Mountain Bike nel tradizionale scenario di Daolasa. Dal 13 al 16 giugno 2024 si sono svolti quattro giorni di spettacolo e adrenalina ai massimi livelli. In gara c’erano i migliori interpreti della Mountain Bike in tutte le sue declinazione, dallo Short Track al Cross Country, dal Four-cross al Downhill.
A circondare i campioni le imponenti cime alpine, un palcoscenico naturale circondato da prati, boschi e alpeggi, da scoprire in sella a una bicicletta. Non a caso, la Val di Sole è l’unica UCI Bike Region d’Italia. Senza i vigili del fuoco volontari un evento del genere non si potrebbe fare. “Come corpo – afferma il comandante – eravamo presenti con 16 uomini al giorno. Un impegno notevole. Anche quest’anno è andato tutto al meglio”.
Parlando di episodi che hanno messo a dura prova i pompieri di Commezzadura non si può non ricordare l’incendio di Deggiano, avvenuto nel giugno di dodici anni fa: “Sono intervenuti tutti i corpi dei Vigili del fuoco della Val di Sole, noi compresi. Ci sono stati sfollati e case distrutte, ma per fortuna non è rimasto ferito nessuno. Le operazione di spegnimento e di messa in sicurezza della zona hanno richiesto tre giorni di lavoro. Estendendo il discorso sull’emergenza comunque va detto che da quando c’è la possibilità di fare arrivare l’elicottero pure nelle ore notturne per noi è stata una svolta positiva”.
Interventi curiosi? Ovviamente non mancano nemmeno qui. “Un giorno - chiude Mattarei - mi arriva una chiamata per la nascita di un’asinella. Non sapevo proprio come muovermi. Per fortuna tra di noi c’erano due vigili che quando andavano a scuola d’estate lavoravano in malga. E’ andato tutto bene".