TRENTO. Un segnale chiaro della volontà della provincia di procedere con la riapertura del capitolo "tunnel di Tenna", un intervento di cui a lungo si era parlato in epoche ormai remote e poi ripreso in mano dall'attuale giunta.

Giunta che oggi, 6 settembre, ha nominato Giancarlo Anderle, ingegnere e dirigente dell’Unità di missione semplice per le opere stradali minori della Provincia, commissario straordinario incaricato per la riorganizzazione della statale 47 nel tratto compreso tra Pergine e Novaledo e la realizzazione del tunnel di Tenna.

Dunque, si tratterà sia del bypass in galleria della zona lungolago, sia di intervenire sul tratto oggi a corsia unica che arriva a Novaledo (dove la statale torna a doppia corsia fino a Castelnuovo).

In una nota stampa la Provincia definisce la galleria e annessi "un intervento ritenuto strategico per la legislatura e già finanziato con 100 milioni di euro".

La nomina del commissario straordinario "conferma la volontà della Giunta provinciale di procedere nel percorso di progettazione e realizzazione dell’intervento in accordo con le comunità e le istituzioni locali", ha commentato il presidente Maurizio Fugatti, che nei giorni scorsi aveva incontrato i primi cittadini dell’Alta Valsugana a riguardo della riorganizzazione viaria nell’area dei laghi.

Compito del commissario, incaricato attraverso una delibera proposta dal presidente Maurizio Fugatti e approvata dalla giunta provinciale, "sarà velocizzare l’elaborazione ed esecuzione dell’opera", dialogando con le amministrazioni locali interessate dal tracciato allo scopo di condividere l’impostazione del progetto.

“L’obiettivo dell’amministrazione - prosegue Fugatti - è far avanzare un’opera altamente rilevante dal punto di vista finanziario ma che potrà portare un miglioramento strutturale della mobilità lungo la statale 47 in Valsugana.

Lo spostamento del traffico nella galleria di Tenna consentirà di migliorare sensibilmente la qualità della vita e la mobilità di residenti e turisti.

Con il bypass infatti si favorirà l’accessibilità e la fruizione di tutta la riva del lago di Caldonazzo, nonché lo sviluppo dei percorsi ciclopedonali, in coerenza con le progettualità delle amministrazioni comunali per incentivare il turismo sostenibile nell’area”.

[nella foto, solo un'indicazione redazionale di massima della zona interessata dal futuro progetto]