Imparare le lingue già all’asilo nido: il 20 settembre il forum AccostaMenti
Confronto tra isitituzioni, educatori ed esperti promosso dalla realtà che dal 2017 sostiene l'affiancamento linguistico nei nidi e nelle scuole d'infanzia trentine: i docenti interni da soli coprono solo il 40% del fabbisogno
TRENTO. Sarà un pomeriggio importante, quello di venerdì 20 settembre, per uno dei fiori all'occhiello del sistema educativo trentino: il plurilinguismo fin dalla fascia 0-6. Dalle 14, gli spazi del Centro Studi Erickson in via del Pioppeto a Gardolo, infatti, ospiteranno AccostaMenti, il forum sull'accostamento linguistico nei nidi e nelle scuole d'infanzia. Un appuntamento al quale parteciperanno i vertici di Provincia e Comune (sono attesi la vicepresidente Francesca Gerosa e la vicesindaca di Trento Elisabetta Bozzarelli), rappresentanti dell'Unione Europea con in collegamento Adelina Dos Reis, Capo unità per Italia, Danimarca e Svezia della direzione generale Occupazione, Affari sociali e Inclusione della Commissione europea, esperti come Giorgio Tamburlini, pediatra e presidente del Centro per la Salute del Bambino, tra i fondatori del programma Nati per leggere e da tempo collaboratore nell’ambito di numerosi progetti di Oms e Unicef e Daria Santoni, psicologa e anche referente psico-pedagogica dei progetti di accostamento linguistico.
A promuovere il forum (la partecipazione è gratuita e ci si potrà iscrivere fino a sabato 14 settembre tramite il sito www.accostamenti.net) è CiEffe, la realtà trentina attiva nella consulenza e nella formazione che dal 2017 assieme ad Isit cura il progetto Growing in Languages che tramite la figura delle Isa, le Incaricate dell'accostamento linguistico, affiancano insegnanti e personale scolastico nel garantire la possibilità di avvicinarsi al plurilinguismo fin dal nido.
Ogni anno in oltre 110 tra nidi e asili, oltre 70 Isa collaborano con il corpo docente per portare avanti questo percorso, vera spina dorsale del piano Trentino Trilingue varato nel 2014 e che la Provincia vuole portare a compimento - per quel che riiguarda la fascia 0-6 - entro il 2031, arrivando ad avere una insegnante con competenza linguistica in ognuna delle 623 sezioni attive tra nidi (96) e scuole d'infanzia (262). Al momento la copertura dell'affiancamento è pari al 40,6% delle sezioni degli asili e al 44,7% dei nidi e proporio per questo il progetto Growing in Languages è vitale e lo sarà ancne per i prossimi anni, con l'impegno di CiEffe e Isit (che portanto avanti un analogo progetto anche nelle scuole italiane in Alto Adige) sostenuto anche dai fondi Fse+. Il forum di venerdì 20 settembre sarà dunque quantomai qualificato, dato che vedrà confrontarsi chi regge le sorti dell'istruzione trentina nella stanza dei bottoni e chi contribuisce a portarla avanti nelle aule, con spunti che arriveranno anche dalle testimonianze dei curatori del progetto Growing in Languages, anche con laboratori didattici.
L'invito a partecipare è dunque rivolto ad una vasta platea: educatori, insegnanti, dirigenti scolastici, amministratori, per discutere a tutto tondo dell'importanza del plurilinguismo nella crescita dei più piccoli all'insegna del multiculturalismo, dell'inclusività e dell'acquisizione non solo di strumenti formativi indispensabili nel mondo di oggi, ma anche di un'apertura all'altro che è altrettanto imprescindibile per poter garantire ai piccoli di diventare pienamente cittadini globali del domani.
«Attraverso l'accostamento linguistico non solo si riesce a sfruttare la capacità che bambine e bambini hanno nell'età prescolare di apprendere spontaneamente - spiega la titolare di CiEffe, Daniela Bonomini - ma si garantisce quella capacità di aprirsi al mondo, che non è fatto solo di Trentino, d'Italia e d'Europa. Un approccio che dalle lingue altre porta ad aprirsi alle culture altre». «L’accostamento ha un valore che va ben al di là dell’acquisizione di competenze linguistiche - spiega Daria Santoni - ma offrono l’apertura ad esperienze culturali diverse, combattendo la paura della diversità. Per questo non parliamo mai di lingue straniere ma di lingue diverse dalle proprie. L’accostamento linguistico è fondamentale, soprattutto in una società come quella di oggi, per saper intrecciare relazioni positive, con ricadute sulle capacità di apprendimento in generale. Il plurilinguismo è multiculturalismo, permettendo ai bambini di prepararsi al meglio ad un contesto in cui l’interculturalità fa parte del quotidiano di ciascuno di noi».