Giustizia / Delitto

Omicidio Iob: condanna confermata, ergastolo per David Dallago

La difesa chiedeva l’assoluzione dell’imputato per “carenza di prove certe”, ed ha provato a depositare in extremis una “indagine parallela” di investigatori di parte. Al termine della camera di consiglio, pena immutata per il feroce delitto del lago di Santa Giustina

SENTENZA Ergastolo a David Dallago, colpevole dell'omicidio di Fausto Iob
IL DELITTO Il custode dell’orso trovato morto nel lago di Santa Giustina 
AGGRESSIONE Fausto Iob annegato dopo i colpi alla testa
L'IMPUTATO Dallago: "Io in carcere senza aver fatto male a nessuno"

TRENTO. Omicidio Iob, condanna confermata, ergastolo per David Dallago. La Corte d'Assise d'appello di Trento ha condannato l'imputato all'ergastolo, come era stato in primo grado. 

La Corte d'assise d'appello di Trento, presieduta dal giudice Eugenio Gramola, ha confermato la sentenza di condanna all'ergastolo nei confronti del boscaiolo David Dallago per l'omicidio del custode forestale di Fausto Iob. Dopo una camera di consiglio durata circa tre ore, i giudici hanno confermato in toto l'impianto della sentenza di primo grado, confermando i capi di imputazione di omicidio pluriaggravato e furto. Iob, custode forestale di 59 anni, era stato trovato senza vita nel lago di Santa Giustina il 5 giugno del 2022. L'imputato, il boscaiolo David Dallago, presente in aula, si è sempre dichiarato innocente ed estraneo alla vicenda. Lo scorso dicembre, Dallago era stato condannato in primo grado all'ergastolo per omicidio pluriaggravato e furto. 

Si era aperto questa mattina di fronte alla Corte d'Assise d'appello di Trento il processo di appello per l'omicidio di Fausto Iob, il custode forestale di 59 anni trovato senza vita nel lago di Santa Giustina il 5 giugno del 2022.

Omicidio Iob, confermato l'ergastolo per David Dallago: la lettura della sentenza

Omicidio Iob, condanna confermata, ergastolo per David Dallago. La Corte d'Assise d'appello di Trento ha condannato l'imputato all'ergastolo, come era stato in primo grado. Ecco la lettura della sentenza.

L'imputato, il boscaiolo David Dallago, presente in aula, si è sempre dichiarato innocente ed estraneo alla vicenda. Lo scorso dicembre, Dallago è stato condannato in primo grado all'ergastolo per omicidio pluriaggravato e furto.

In apertura, l'avvocato della difesa, Angelica Domenichelli, ha rilevato delle eccezioni di nullità dei capi di accusa, in particolare in relazione alla completezza del comportamento attribuito all'imputato. Di parere opposto la Procura generale e le parti civili, che hanno ribadito la completezza del capo d'accusa.

La corte, riunitasi in camera di consiglio, ha poi stabilito l'avvio dei lavori. Nel corso del dibattimento l'accusa ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado "non avendo trovato negli atti nessun elemento che permetta di concedere le attenuanti generiche". Secondo la ricostruzione effettuata nel corso del processo di primo grado, e confermata da accusa e parti civili in appello, Dallago avrebbe aggredito il custode forestale a causa di un furto di legname di proprietà del Comune Sanzeno, colpendolo ripetutamente con un oggetto contundente che non è poi stato trovato. L'imputato avrebbe poi gettato il corpo di Iob ancora in vita nel lago di Santa Giustina, dove il 59enne è morto per annegamento. 

Poco prima della camera di consiglio, l'avvocato Angelica Domenichelli, rappresentante del boscaiolo David Dallago, aveva chiesto alla Corte d'assise d'appello di Trento di disporre l'assoluzione del proprio assistito in merito all'omicidio del custode forestale 59enne, Fausto Iob. In un'arringa difensiva durata più di un'ora, il legale ha parlato di "carenze nelle indagini", "totale mancanza di investigazioni alternative" e "assenza di tracce certe che possano portare alla colpevolezza di Dallago".

La difesa ha inoltre chiesto di poter consegnare anche l'esito di un'indagine difensiva effettuata con investigatori privati, a cui si sono tuttavia opposte l'accusa e le parti civili. La Corte, al termine delle repliche, ha rigettato le indagini difensive (considerate tardive e non essenziali) e si è riunita in camera di consiglio.

La sentenza 

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