Caso Pantani, la Procura di Trento sentirà altri testimoni
Nuovi sviluppi nell'ambito dell'indagine per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine, sullo sfondo la vicenda dell'esclusione improvvisa del "Pirata" dal Giro d'Italia del 1999 in seguito a un discusso test antidoping
TESTIMONE “Se vinceva il Giro d'Italia, il banco saltava”
LA MORTE La polizia scientifica fu esclusa dalla stanza d'albergo
TRENTO La Procura indaga su mafia e scommesse al Giro del 1999
ANNIVERSARIO Vent'anni fa moriva Pantani
TRAGEDIA Il campione trovato senza vita il 17 febbraio 2004
TRENTO. Nei prossimi giorni la Procura di Trento, guidata dal procuratore Sandro Raimondi, sentirà altri testimoni nell'ambito dell'indagine per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata al ciclista Marco Pantani.
Le indagini, attualmente coordinate dalla pm Patrizia Foiera, della Direzione distrettuale antimafia di Trento, si stanno concentrando un presunto giro di scommesse gestito dalla criminalità organizzata che portarono all'esclusione del "Pirata" dal Giro d'Italia del 1999 in seguito a un discusso test antidoping. La Procura di Trento mantiene il massimo riserbo.
L'ipotesi investigativa riguarda un presunto ruolo della Camorra sulle scommesse clandestine e il mistero del test antidoping di Marco Pantani che, si ipotizza, sia stato alterato per fermare la vittoria che il “Pirata” aveva già in tasca.