Bocciatura con il 5 in condotta, Ambrosi contro la Provincia: “Non può esserci l’eccezione trentina”
Il Ddl Valditara introduce nuove norme per contrastare la violenza a scuola. Le disposizioni prevedono anche il ritorno dei voti per la condotta alle medie e sanzioni per chi aggredisce il personale scolastico. L’assessora Gerosa dice no
SCUOLA Gerosa dice no al disegno di legge del ministro Valditara
TRENTO. L’onorevole di Fratelli d’Italia critica l’assessora all’Istruzione della Provincia e sua compagna di partito Francesca Gerosa che dopo aver analizzato nel dettaglio il Ddl nazionale ha deciso di portare avanti una "via trentina", in autonomia.
Il Ddl Valditara introduce nuove norme per contrastare la violenza a scuola, tra cui la bocciatura con il 5 in condotta. Le disposizioni prevedono anche il ritorno dei voti per la condotta alle medie e sanzioni per chi aggredisce il personale scolastico.
“Considero grave – scrive la deputata – che la Provincia di Trento abbia deciso di non recepire il disegno di legge Valditara, e come parlamentare di Fdi che ha in aula votato convintamente e lealmente il provvedimento, di fronte a tante elettrici ed elettori sconcertati che comprensibilmente chiedono spiegazioni considero doveroso che il mio punto di vista sia chiaro, pubblico, trasparente. Non posso tacere di fronte a scelte locali che in Trentino contraddicono la linea nazionale del partito in virtù di una eccezione trentina che in questo ambito non trova a mio avviso assolutamente giustificazioni”.
E ancora: “Ripristinare il senso della disciplina, del rispetto dei ruoli nella società è uno dei pilastri fondanti di Fratelli d'Italia. Mentre al governo nazionale si decide una linea di giusta, doverosa intransigenza in ambito scolastico, è incomprensibile per le nostre elettrici ed i nostri elettori, e genera disorientamento, avere a livello locale feedback che nei fatti sono opposti, soprattutto perché parliamo di un tema valoriale, delicato e decisivo come l'educazione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, su cui non dovrebbero essere ammesse non solo dissociazioni ma nemmeno ambiguità”.
“Cito le parole della nostra valida deputata relatrice Di Maggio, secondo cui l’approvazione del Ddl Valditara segna 'un passo in avanti importante nel progetto di riforma della scuola. Con il ritorno ai giudizi sintetici, l’attenzione al valore del voto in condotta, il divieto dell’uso dei telefonini, il welfare per i docenti e l’assicurazione gratuita per insegnanti e studenti restituiamo dignità e autorevolezza ai docenti e diamo maggior peso alla responsabilità comportamentale degli studenti. Un cambiamento significativo nel sistema scolastico ed educativo italiano per formare i ragazzi di oggi, che saranno i cittadini di domani, ovvero il futuro della nostra Nazione”.
Prosegue: “In tutta Italia nelle scuole si assiste purtroppo a fenomeni di violenza, di scarso rispetto per il corpo insegnante, di bullismo sempre più sfacciato ed impudente, e questo non deve essere accettato, non dobbiamo ridurci a considerarlo un fatto compiuto nella nostra società.
Dire che si è contro la scuola della sanzione ma per la scuola dell'educazione significa davvero poco, perché equivale ad ignorare che la prima forma di educazione è il rispetto, sia verso gli insegnanti sia verso i genitori. Senza il rispetto come base fondante c'è solo l'anarchia: che è un valore caro alla sinistra, non certo a noi di Fratelli d'Italia”.